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19 marzo

Festa del Papà: gli auguri della Polizia con il cortometraggio “Medley” VIDEO

Uno dei temi principali è il legame tra padre e figlio, con il primo in cerca del figlio perduto e il secondo cresciuto senza la figura paterna

In occasione della Festa del Papà, la Polizia di Stato fa gli auguri a tutti i papà con una toccante storia raccontata nel cortometraggio “Medley” di Santa de Santis e Alessandro D’Ambrosi.

Presentato in anteprima alla XIX edizione del Cortinametraggio e prodotto da Piuma Film e Vargo, questo corto, interpretato dagli attori Mariano Rigillo e Valerio Morigi, narra l’incontro tra un giovane poliziotto e un anziano affetto da Alzheimer, intrecciando i loro ricordi personali in un racconto che celebra l’immaginazione, l’empatia e la capacità d’ascolto.

Uno dei temi principali del cortometraggio è il legame tra padre e figlio, evidenziando le esperienze di un padre in cerca del figlio perduto e di un figlio cresciuto senza la figura paterna.

I protagonisti hanno l’opportunità di riscrivere un momento cruciale della loro vita insieme, correggendo gli errori del passato e creando un nuovo ricordo che cambierà la loro percezione della realtà presente.

In “Medley”, il personaggio di Dario modifica il ricordo doloroso vissuto da Mariano, offrendogli un’inaspettata assoluzione.

Accettando di interpretare il ruolo del figlio per un istante, il poliziotto si confronta con la sofferenza simile a quella che ha vissuto lui stesso, accettandola e perdonandola.

Questo perché il senso di colpa può essere lenito solo attraverso il perdono.

“La vicinanza ai più fragili e vulnerabili – si legge in una nota della Questura di Siracusa –  rappresenta un pilastro fondamentale nell’operato della Polizia di Stato. In un mondo sempre più frenetico, dove crescono le sacche di solitudine e abbandono, la Polizia di Stato dedica tempo e risorse a coloro che ne hanno maggiormente bisogno.

Gli interventi quotidiani degli operatori di polizia verso anziani, malati e indigenti che cercano conforto rappresentano un importante segno di solidarietà.

Questo non solo lenisce le loro sofferenze, ma contribuisce anche a una società più inclusiva, dove ognuno è valorizzato e sostenuto”.

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