Un momento, come sempre, emozionante, vissuto con grande fede e sentimento
Il primo dei momenti clou della Festa di Santa Lucia a Siracusa è arrivato.
Alle 15,30 l’uscita del Simulacro dalla Cattedrale: sul sagrato il primo contatto con i tanti fedeli fuori dal Duomo.
Un momento, come sempre, emozionante, vissuto con grande fede.
Portato a spalla dai 48 berretti verdi, e preceduto dalle Reliquie, il Simulacro ha raggiunto il centro della piazza per accogliere il messaggio dell‘arcivescovo, Francesco Lomanto, affacciato dal balcone centrale, come sempre portatore di un messaggio sociale.
Quest’anno è stato dedicato ai tanti femminicidi che hanno scosso il Paese: da qui l’appello al rispetto della vita umana e l’invito a prendere esempio dall’operato di Santa Lucia.
“Chi usa violenza verso una donna, o verso una persona indifesa o verso gli altri – ha detto mons. Lomanto – commette violenza contro Dio, contro Santa Lucia e contro ogni persona.
In ogni donna umiliata e aggredita – ha aggiunto – viene offesa la dignità di ciascuno di noi. Chi mortifica una donna, non offende solo quella donna, ma oltraggia anche ogni madre, ogni sorella, ogni figlia e figlio di Dio”.
Quindi, tra due ali di folla e al grido di “Sarausana jè”, il via, per la statua della Santa Patrona siracusana, alla tradizionale processione verso la Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, nel quartiere della Borgata.
Il percorso ha attraversato piazza Duomo, via Pompeo Picherali, largo Aretusa, Passeggio Aretusa, largo Amedeo di Savoia Duca D’Aosta, via Ruggero Settimo, largo Porta Marina, via Savoia, largo XXV Luglio, piazza Pancali, ponte Umbertino, corso Umberto 1, viale Regina Margherita, via dell’Arsenale, via allo Sbarcadero Santa Lucia, via Piave, via Ragusa e piazza Santa Lucia.
All’arrivo nella Basilica di Santa Lucia al Sepolcro la celebrazione della messa dal parroco, Fra’ Daniele Cugnata.
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