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protesta dei braccianti

“I Fatti di Avola”: la commemorazione di Angelo Sigona e Giuseppe Scibilia

fatti di avola

La loro morte 55 anni fa nel corso di una protesta per l’eliminazione delle gabbie salariali

A 55 anni dai Fatti di Avola, oggi la commemorazione in ricordo di Giuseppe Scibilia e Angelo Sigona al km 20 della statale 115.

“Quest’anno – dice il sindaco, Rossana Cannata – il nostro omaggio alle vittime di quei tragici fatti è la rievocazione storica degli avvenimenti a cura del poeta Sebastiano Artale e la presentazione del fumetto” Le pietre della rivolta” realizzato dal giornalista Francesco Nania, con prefazione a cura del Professore Sebastiano Burgaretta e il patrocinio del Comune di Avola”.

Sui Fatti di Avola non è mancata, come ogni anno la presenza dei sindacati.

“È una pagina nera della storia dei braccianti in Sicilia – dice Ninetta Siragusa, segretaria Uil Sicilia e Area Vasta – Siracusa – ma quei fatti hanno avuto dei risvolti importanti: dall’eliminazione delle gabbie salariali all’accelerazione del dibattito politico che ha portato allo Statuto dei Lavoratori, pietra miliare dei diritti dei lavoratori e dei diritti sindacali.

Rievocare tutto questo – conclude – significa ricordare da dove veniamo e ravvivare quella fiamma necessaria alla lotte di  rivendicazione di oggi.

Anche il senatore Antonio Nicita e Sergio Lima, componente della Direzione nazionale Dem, che questa mattina hanno partecipato alla commemorazione dei due braccianti.

“55 anni dopo – dicono – ancora il caporalato inquina le nostre campagne, ancora raider, precari di ogni sorta, uomini e donne senza garanzie di retribuzione e diritti vivono condizioni non distanti da quelle di quei braccianti.

Nicita, Lima e Glenda Raiti, componente della segreteria regionale del Pd Sicilia, hanno deposto una corona di fiori sul luogo della strage.

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