L’impianto è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Siracusa il 16 giugno scorso per “disastro ambientale”
Il gip del Tribunale di Siracusa ha affidato l’incarico a tre consulenti per l’incidente probatorio sul depuratore Ias di Priolo.
L’impianto, di proprietà della Regione, tratta i fanghi che provengono dalle industrie, ma anche i reflui civili dei Comuni di Priolo e Melilli.
Il gip, su richiesta della Procura di Siracusa, lo ha posto sotto sequestro il 16 giugno scorso nell’ambito di un’inchiesta per disastro ambientale.
Ieri il magistrato Salvatore Palmeri ha affidato l’incarico a Giuseppe Mancini, Alfredo Pini e Emilio Napoli: i tre consulenti inizieranno le operazioni il 17 gennaio 2023.
La richiesta di incidente probatorio è stata avanzata nel settembre scorso dalla Procura di Siracusa.
I consulenti dovranno rispondere ad alcuni quesiti che riguardano la possibilità per l’impianto di depurare i reflui seguendo le normative.
Il rischio è la chiusura dell’impianto e quindi il rischio di collasso per l’intera zona industriale.
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