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Ias, l’amministratore giudiziario stoppa i conferimenti delle industrie. Schifani: “Pronti ad investire per rimuovere anomalie”

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Ieri la giunta regionale ha nominato il magistrato Giovanni Ilarda come commissario liquidatore

Il Petrolchimico siracusano trema dopo che l’amministratore giudiziario del depuratore Ias di Priolo ha inviato la lettera con cui ordina alle industrie di dar corso alle operazioni di interruzione dei conferimenti dei reflui al deputarore consortile dell’Ias.

L’impianto è sotto sequestro da giugno scorso a seguito di apposita ordinanza del gip del Tribunale di Siracusa. L’accusa mossa dalla Procura è “disastro ambientale aggravato riguardante l’inquinamento atmosferico e marino”.

La Regione, alcune settimane fa, aveva deciso di sospendere l’Aia di Ias.

Ieri la giunta ha approvato la nomina del magistrato Giovanni Ilarda a commissario liquidatore del Consorzio Asi Sicilia orientale, ovvero per la liquidazione dei consorzi aree industriali dei territori di Catania, Enna, Siracusa (depuratore Ias).

“La vicenda del depuratore di Siracusa, sotto sequestro, è tra le questioni prioritarie del governo. La situazione dell’Ias – ha detto il presidente della Regione Renato Schifani – è delicata e stiamo affrontando il problema con grande serietà.

La Regione vuole fare la propria parte, sotto il profilo dell’interlocuzione con la magistratura, con la nomina del nuovo commissario Ilarda, ex procuratore generale di Trento, persona di grande lignaggio giuridico che darà una mano nella soluzione di questa vicenda.

Siamo pronti anche a investire economicamente per rimuovere le anomalie nell’interesse della collettività ed evitare il blocco del funzionamento del depuratore di Siracusa, dove conferiscono le aziende del petrolchimico, che sarebbe un grande danno per il comparto produttivo della Sicilia orientale.

Il commissario interverrà e si porrà come elemento di discontinuità con il passato per la risoluzione del problema per il quale è necessario un intervento normativo e sostanziale che metta ordine e coniughi il percorso di legalità alla tutela dell’ambiente”.

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