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“Il pasticcio” di Democrazia partecipata, il gruppo del Pd: “Si dovrà riferire in consiglio”

democrazia partecipata

Chiede di sapere cosa non ha funzionato e per colpa di chi

La notizia della ripetizione della votazione per “Democrazia partecipata 2024” data ieri in conferenza stampa dall’assseore Zappulla per “anomalie” rilevate nelle operazioni di voto, ha determinato la reazione forte di parti del consiglio comunale.

Ieri l’intervento del consigliere di FdI, Paolo Cavallaro che ha chiesto di bloccare tutto e di riferire in aula per fare chiarezza sull’accaduto.

Oggi l’intervento del gruppo consiliare del Pd: “E’ stata gettata ombra su un progetto che mette al centro la città e la volontà dei suoi abitanti di migliorarla e partecipare.

Il consigliocomunale e tramite di esso i cittadini – aggiungono i tre consiglieri – chiedono chiarezza ossia chiedono di conoscere la graduatoria, il numero dei voti reputati irregolari, se e come e quanto tali voti abbiano inciso nella graduatoria.

Chiedono di sapere cosa non ha funzionato e per colpa di chi; chiedono di ragionare insieme – senza precipitose fughe in avanti- sulla soluzione più opportuna per il pasticcio combinato.

In consiglio comunale il gruppo – copnclude la nota – chiederà come sia possibile che un servizio, che il Comune paga, non sia in grado nemmeno di garantire una votazione regolare e riservata agli aventi diritto.

Vogliamo capire se il fallimento di quest’anno sia da attribuire alla manifesta incapacità politica dell’Amministrazione o ad altro”.

 

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