Il Comune non aveva accolto la richiesta di autorizzazione ai lavori di costruzione di una piscina ricreativa
Il Tar di Catania rigetta il ricorso dell’Acquapark e dà ragione al Comune di Melilli che non aveva accolto la richiesta di autorizzazione ai lavori di costruzione di una piscina ricreativa a “sfondo piratesco”.
Nonostante i pareri positivi del Genio Civile, della Soprintendenza e dei Vigili del Fuoco, l’Ufficio Territorio-Urbanistica-Ambiente del Comune di Melilli aveva negato l’autorizzazione visto che era in contrasto con quanto previsto dall’art.22 delle vigenti Norme Tecniche Attuative del Comune di Melilli, che consente unicamente “la edificazione per uso residenziale” e non per la realizzazione di impianti per attività ricreativa aperti alla fruizione generale.
La società è stata condannata al risarcimento delle spese legali pari a 2500 euro più accessori.
“Questa sentenza – dichiara il sindaco Carta – ridà dignità alla mia amministrazione, ai funzionari dell’Ente, e a tutti coloro che sono stati coinvolti in quello che, possiamo definire, un tartassamento mediatico, un’azione denigratoria figlia di un’analisi superficiale da parte di tutti coloro che, a prescindere, vedevano malafede da parte dell’Ente che amministro”.
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