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Incendio Ecomac, diossine e furani 4 volte sopra i limiti. Associazioni ambientaliste: “Necessaria indagine ambientale e sanitaria”

Incendio Ecomac, diossine e furani 4 volte sopra i limiti. Associazioni ambientaliste: "Necessaria indagine ambientale e sanitaria"

I rilievi già il 9 settembre scorso, erano stati trasmessi ad Asp, Prefetto, Protezione civile, Vigili del fuoco nonché ai Comuni di Siracusa, Augusta, Priolo e Melilli

Trenta giorni dopo l’incendio che ha distrutto lo stabilimento di Ecomac di Augusta, arrivano da Arpa i risultati delle analisi su diossine e furani.

E ciò che emerge è proprio ciò che si temeva: i valori di questi microinquinanti superano di oltre 4 volte il valore guida indicato dall’Oms per gli ambienti urbani e del 50% il valore guida per le aree industriali (459 fg/m3
effettivamente rilevato rispetto ai valori guida di 100 e di 300 fg/m3).

Un dato che l’Agenzia regionale di protezione ambientale considera “coerente con i fenomeni di combustione ancora
attivi”.

Nessun riferimento viene fatto ai rischi per la salute delle popolazioni, né sull’opportunità di indagini ambientali su acque superficiali e sotterranee, suoli, pascoli e prodotti ortofrutticoli e di origine animale di competenza delle autorità sanitarie.

Inoltre i campionamenti della matrice aria finalizzati alla ricerca di diossine, sono stati circoscritti ai territori di Melilli e Priolo e limitati nel tempo.

“Nessun prelievo tramite canister è stato effettuato nella zona di Augusta – fanno notare le associazioni Coordinamento Punta Izzo Possibile, Legambiente Augusta e Natura Sicula – malgrado sia probabilmente questa la cittadina più colpita dalla nube nera sprigionatasi dal rogo, come pure comproverebbe l’analisi del campione aria prelevato il 25 agosto presso la Darsena e nel quale è stata accertata una elevata presenza di naftalene correlabile all’incendio”.

Le associazioni, inoltre, fanno notare che la persistenza delle diossine negli strati superficiali del suolo è stimata con un’emivita pari a 9-15 anni, mentre l’emivita stimata per gli strati più profondi è di 25-100 anni.

Da qui la richiesta alle autorità locali (Asp in primis), regionali e nazionali di “avviare una indagine ambientale e sanitaria che, a partire dalla vicenda Ecomac, analizzi approfonditamente e costantemente tutte le matrici
ambientali, l’attuale stato di disagio e i rischi e gli effetti sulla salute umana”.

Lamentata, innfine,la mancata comunicazione dei su diossine e furani da parte dei sindaci dei Comuni di Siracusa, Augusta, Priolo e Melilli.alle rispettive popolazioni visto che già il 9 settembre visto che già il 9 settembre scorso avevano ricevuto gli esiti dei rilievi.

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