Il sindacato invita il prefetto a riattivare il tavolo che si occupa di verificare il rispetto di tutte le norme e le procedure legate alla sicurezza sul lavoro.
Il cantiere – aggiunge il segretario della Fismic – è stato posto sotto sequestro dalla Procura che sta coordinando le indagini dei Carabinieri. Sarà l’Autorità giudiziaria a verificare che siano stati rispettati tutti i protocolli di sicurezza ed accertare le responsabilità”.
Da qui la richiesta di riattivare il tavolo che si occupi di verificare il rispetto di tutte le norme e le procedure legate alla sicurezza sul lavoro.
“Non possiamo continuare ad assistere passivamente – conclude Faranda – sindacati, Asp, Ispettorato del lavoro, rappresentanti delle aziende devono riunirsi con il coordinamento della Prefettura”.
Medesima richiesta arriva dai segretari di Fim Cisl – Fiom Cgil – Uilm Uil, Angelo Sardella, Antonio Recano e Giorgio Miozzi.
“Siamo fermamente convinti – scrivono in una nota – che anche dietro questo incidente, ci sia la degenerazione di un sistema industriale che sta vivendo in questi anni un momento di incertezza e tensione per l’assenza di una reale visione di sviluppo, che pesa anche sulle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori.
Uno scenario complesso, quello della zona industriale- spiegano – dove spesso si premia l’azienda meno qualificata o quella che garantisce ritmi di lavoro sempre più alti, dove l’assenza di formazione adeguata sulla sicurezza e un’evidente debolezza del mondo del lavoro rappresentano fattori di rischio inaccettabili per la salute e la sicurezza dei lavoratori”.
Da qui la richiesta di aumento dei controlli all’interno delle aziende e di costituzione di strutture territoriali che esercitino una costante azione di monitoraggio e denuncia.
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