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Incidente mortale sul lavoro: le reazioni del sindacato

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Reclamata sinergia tra le istirtuzioni per garantire la sicurezza

L’ennesimo incidente sul lavoro ieri I numeri relativi agli infoa Floridia ha scatenato la reazione dei sindacati in considerazione anche del fatto che i numeri sugli infortuni sul lavoro sono sconfortanti: nel 2023 sono stati più di 1.500 e in questi primi quattro mesi del 2024 siano già a oltre 350.

“La sicurezza deve essere messa al primo posto – dicono i segretari provinciali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil – Eleonora Barbagallo, Nunzio Turrisi e Severina Corallo –  è una priorità assoluta che non può essere bypassata.

I controlli non sono sufficienti – denunciano – e l’ispettorato del lavoro è sottodimensionato: ci vuole una sinergia maggiore tra le istituzioni.

La sicurezza non è un costo né tantomeno un lusso, è un dovere cui corrisponde il diritto inalienabile di ogni persona”.

Sull’accaduto interviene anche il segretario generale provinciale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi: “Urge implementare l’ attività preventiva e di formazione, ma anche quella ispettiva.

Nella lotta alla violazione delle norme sulla sicurezza – prosegue – la Cgil ha proposto un Durc che non guardi solo alla regolarità contributiva ma che contempli anche il rispetto della sicurezza e quindi prevedere che il rilascio di tale
documento sia concesso, ad esempio, ad aziende la cui attività da almeno 5 anni non sia stata segnata da infortuni gravi o incidenti mortali.

Ciò consentirebbe di escludere dagli appalti pubblici quelle aziende che hanno dimostrato illegalità, irresponsabilità, incapacità di reggere le disposizioni in merito alla sicurezza.

E quanto per la Cgil il tema della sicurezza sul lavoro sia essenziale – conclude – lo dimostra anche l’attuale referendum di cui uno dei quattro punti riguarda proprio questo delicato tema”.

Sull’accaduto interviene anche la segreteria territoriale dell’Ugl: “In Sicilia, nonostante varie richieste da parte delle organizzazioni sindacali e gli appelli lanciati per incrementare gli organici degli ispettori del lavoro e dello Spresal, non vengono banditi nuovi concorsi.

Chi dovrà fare i controlli  – chiede infine il sindacato – chi ha responsabilità se mancano gli organici?”

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