Si è parlato di Pnrr e di progetti per l’area industriale e per tutto il territorio provinciale
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e progetti di rilancio della zona industriale e di tutto il territorio provinciale e regionale. Questi i temi al centro dell’incontro organizzato ieri pomeriggio al Comune di Priolo dal sindaco Pippo Gianni.
Presenti Bruno Tabacci, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio del Governo Draghi, con delega alla Programmazione e Coordinamento Economico, il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, Mimmo Turano, assessore regionale alle Attività Produttive, il presidente di Confindustria, Diego Bivona, i responsabili di tutte le aziende della zona industriale.
“La Sicilia – ha detto Tabacci – si è vista escludere i progetti presentati ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza perché non erano conformi. Il Pnrr si gioca sull’efficacia e sulla qualità dei progetti. La questione riguarda sia gli operatori industriali sia la pubblica amministrazione che deve valutare.
C’è anche il problema – ha aggiunto il sottosegretario – di mettere insieme i Comuni, di consorziare almeno i 6 dell’Area ad Alto Rischio Ambientale”.
“E’ assolutamente necessario – ha commentato il sindaco Gianni – un coordinamento tra tutti gli Enti interessati per esitare progetti all’altezza. Per quanto mi riguarda, chiederò ancora una volta un coordinamento dei 6 Comuni dell’Area ad Alto Rischio Ambientale, che esiste già da 20 anni ma non è mai riuscita a decollare”.
“Questo comprensorio industriale – ha affermato l’assessore Turano – è stato un’opportunità per la provincia di Siracusa e per tutta la regione.
Avvertiamo adesso preoccupazione e per superarla abbiamo costruito con il presidente Musumeci un meccanismo che sarà definitivamente approvato il 15 novembre alla Camera di Commercio di Siracusa, insieme al prefetto, per costruire un documento che porteremo al Mise, per chiedere l’istituzione dell’Area di Crisi Complessa.
Si tratta – ha concluso – di una scommessa, spero vincente, che darà nel breve e nel medio termine l’opportunità di utilizzare anche il meccanismo degli ammortizzatori sociali, nelle more di un vero progetto di riconversione”.
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