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La 57ma stagione degli spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa è pronta a partire VIDEO

Per l’occasione in collegamento il ministro della Cultura, Dario Franceschini

La 57ma stagione degli spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa è pronta a partire con la capienza piena dal 17 maggio al 26 luglio per 45 serate.

In occasione della presentazione oggi in collegamento con l’Inda il ministro della Cultura, Dario Franceschini che si è detto felice della ripresa con la capienza piena  e che ha espresso tutto il suo apprezzamento per le grandi potenzialità dell’Inda.

La stagione sarà inaugurata il 17 maggio con l’Agamennone di Eschilo, per la regia di Davide Livermore nella nuova traduzione di Walter Lapini.

“Avere la straordinaria occasione di dirigere l’Agamennone di Eschilo – sono le parole di Livermore – significa accogliere la sfida di partire dall’archetipo per porre le premesse che, in maniera “irrefrenabile”, verranno sviluppate negli altri due drammi della trilogia.

In quanto archetipo, l’Agamennone eschileo corrisponde alla definizione stessa di “classico”: qualcosa che è esemplare sin dal momento della sua creazione, ma sempre vibrante ed estremamente attuale, motivo per cui va restituito in tutta la sua possanza e forza con un lavoro di altissima filologia”.

Mercoledì 18 maggio esordisce al Teatro Greco di Siracusa il regista canadese Robert Carsen con la messa in scena dell’Edipo re di Sofocle nella nuova traduzione di Francesco Morosi.

“Edipo Re – dice Carsen – non è un dramma, è IL dramma: i suoi temi e il modo in cui sono sviluppati ne fanno la tragedia a cui tutte le altre vengono paragonate.

L’opera può essere letta come un’istruzione fatalistica all’uomo sulla necessità di accettare un destino ingiusto, ma può anche essere vista come una celebrazione dell’indipendenza dello spirito dell’uomo, che lo induce a resistere a quel destino e a combatterlo, per quanto insensato o inutile ciò possa essere”.

Dal 17 giugno debutta al Teatro Greco Jacopo Gassmann, con l’allestimento dell’Ifigenia in Tauride di Euripide, nella traduzione di Giorgio Ieranò.

Ifigenia in Tauride – scrive nelle note di regia Gassmann – è un testo costellato di domande e contraddizioni, a partire dalla sua natura stilisticamente ibrida.

È una tragedia scura e inquieta che si trasforma improvvisamente in una “escape tragedy”, una sorta di fuga rocambolesca da una terra dove apparentemente si compiono sacrifici umani ma che, a uno sguardo più approfondito, rivelerà una natura molto più ambigua e sfuggente”.

In tutte le produzioni sono coinvolti gli allievi e le allieve dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico.

Il 6 luglio andrà in scena una replica di Coefore Eumenidi di Eschilo e il 9 luglio la trilogia completa dell’Orestea di Eschilo con la regia di Livermore, coprodotta dall’Inda e dal Teatro Nazionale di Genova.

Il 20 giugno si terrà una serata speciale per la Giornata Mondiale del Rifugiato, i cui proventi saranno destinati ai rifugiati ucraini in Italia.

La stagione 2022 al Teatro Greco si chiuderà il 26 luglio con la prima nazionale di Après les Troyennes, creazione di teatro-danza diretta dal coreografo brasiliano Claudio Bernardo, attivo da anni in Belgio.

Quest’anno, dopo due anni di interruzione a causa della pandemia, riparte anche il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani a Palazzolo Acreide alla sua XXVI edizione.

Il Festival riunirà duemila studenti, italiani e stranieri, al Teatro Greco di Palazzolo: dal 15 maggio all’1 giugno sono in programma 60 spettacoli messi in scena da altrettante compagnie teatrali di licei e istituti italiani, e stranieri con compagnie che arriveranno da Grecia, Francia, Spagna e Tunisia.

Si rinnova l’appuntamento con le conversazioni all’Orecchio di Dionisio; il 24 giugno torna anche Agòn. Dal dramma classico alla simulazione processuale, l’evento organizzato dal The Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights, dall’Associazione Amici dell’Inda, dall’Ordine degli Avvocati e dall’Inda. “Processo a Edipo: da eroe a imputato” è il titolo della serata che vedrà sotto processo il Re di Tebe.

La Fondazione  torna anche a presentare i propri spettacoli in tournée: Ifigenia in Tauride sarà messa in scena il 15 e 16 luglio a Pompei all’interno della rassegna Pompeii Theatrum Mundi, e il 14 e 15 settembre al Teatro Romano di Verona.

L’Eschilo d’Oro 2022 sarà assegnato a Glauco Mauri che proprio a Siracusa interpretò, 50 anni fa, il suo primo Edipo.

L’Eschilo d’Oro a Glauco Mauri è anche il riconoscimento a un attore che continua con dedizione, determinazione e ineguagliabile sapienza, a recitare sui palcoscenici di mezza Italia, oggi nei panni di Lear. Il riconoscimento sarà consegnato a Glauco Mauri prima di una delle repliche di Edipo re.

Per l’immagine ufficiale della stagione, su gentile concessione dell’Arnold Schönberg Center, è stata scelta l’opera Lo sguardo (La muraglia cinese) di Arnold Schönberg del 1910.

Si tratta di un’opera che esprime in maniera forte e potente il disorientamento dell’essere umano di fronte alla drammaticità dell’esistenza.

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