Cinque i quesiti referendari su cui i cittadini saranno chiamati a esprimersi: quattro riguardano il lavoro e uno la cittadinanza
“La stagione referendaria dell’8 e 9 giugno rappresenta un’occasione irripetibile per restituire centralità al lavoro e alla dignità delle persone, soprattutto in territori come il nostro segnati da precarietà, bassi salari e diritti negati”.
Con queste parole il segretario generale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi, ha aperto l’iniziativa pubblica oggi in piazza Municipio a Noto, che ha segnato l’avvio ufficiale della campagna referendaria in provincia di Siracusa.
Un momento di partecipazione e mobilitazione che si inserisce nel lancio nazionale della campagna con oltre 120 eventi in tutta Italia e anche all’estero, a Bruxelles e Parigi.
Nel corso della mattinata, segnata anche dall’intervento teatrale del cuntista Alessio Di Modica, sono stati presentati il Comitato referendario provinciale e i Comitati comunali già costituiti.
Presenti tutte le principali forze democratiche e progressiste del territorio, insieme a sindaci, associazioni, movimenti laici e religiosi.
Cinque i quesiti referendari su cui i cittadini saranno chiamati a esprimersi: quattro riguardano il lavoro – per contrastare la precarietà, rafforzare la sicurezza, tutelare i lavoratori dai licenziamenti ingiustificati – e uno sulla cittadinanza, per riconoscere diritti fondamentali a chi vive stabilmente in Italia contribuendo al suo sviluppo.
“La nostra battaglia – ha ribadito Alosi – è culturale e politica: vogliamo riportare il lavoro al centro del dibattito pubblico, costruire un modello di sviluppo fondato sulla giustizia sociale, sull’equità, sulla legalità. È il momento di attivarsi, tutti”.
La Cgil di Siracusa proseguirà la mobilitazione con il Tour del Lavoro e dei Diritti, che da martedì 22 aprile attraverserà le principali aree industriali della provincia, per portare ovunque informazione, consapevolezza e partecipazione.
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