In prima fila uno striscione che lancia un messaggio importante: “I bambini sanno qualcosa che il mondo ha dimenticato. Impariamo ad ascoltarli”.
Un corteo colorato e “rumoroso” ha attraversato questa mattina le strade della parte alta di Siracusa per partecipare alla “Marcia per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.
In prima fila uno striscione che lancia un messaggio importante: “I bambini sanno qualcosa che il mondo ha dimenticato. Impariamo ad ascoltarli”.
Creata da Pino Pennisi, per ricordare la convenzione dell’Onu sul tema, quest’anno la marcia ha coinvolto tutte la scuole di Siracusa: 2.000 i partecipanti dei quali 1.774 bambini delle scuole primarie del capoluogo.
È stata promossa da Unicef Italia, Arciragazzi, Sport e Salute Sicilia, Coni Siracusa, Agesci, Associazione Italiana Arbitri, Sport City e sponsorizzata da Panathlon Club.
La manifestazione è stata l’occasione per le associazioni (nello specifico Luca Cerro di Arciragazzi) di reclamare maggiore attenzione ai diritti di bambine e bambini a cui l’amministrazione comunale, con l’assessore Conci Carbone, ha replicato in modo puntuale.
All’interno del parco Robinson intitolato alle “Vittime della mafia”, laboratori creativi, lettura ad alta voce, attività
sportive, sostenibilità ed educazione stradale, oltre a un incontro sull’educazione ambientale tenuto da Legambiente e curato dai Volontari del Servizio Civile Universale.
Il corteo è partito da piazza Sgarlata, ha attraversato viale Santa Panagia per poi imboccare via Mazzanti e percorrere le strade di Bosco Minniti fino a tornare alla partenza.
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