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La riserva di Pantalica liberata dai rifiuti: intervento di Colnaghi e Parisi

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Oltre 15 sacchi di spazzatura, lasciati poi all’ingresso della riserva in accordo con gli operai della forestale

Pulizia straordinaria della riserva naturale di Pantalica, patrimonio mondiale dell’Unesco e sede di una delle più grandi necropoli rupestri d’Europa, portata a termine dall’ambientalista Sebastian Colnaghi e dall’avolese Vincenzo Parisi, appassionato sostenitore della tutela ambientale.

Durante una lunga giornata di lavoro, sono riusciti a raccogliere oltre 15 sacchi di spazzatura, lasciati poi all’ingresso della riserva in accordo con gli operai della forestale.

Durante alcune esplorazioni nella riserva, i due hanno notato una quantità significativa di rifiuti abbandonati tra la vegetazione e nelle cavità naturali irraggiungibili dai percorsi convenzionali e hanno deciso di agire.

Sebastian e Vincenzo hanno esplorato zone estremamente impervie, molte delle quali mai raggiunte nemmeno dagli
operatori forestali a causa della loro complessità.

Tra i rifiuti bottiglie di vetro, plastica e alcuni oggetti insoliti come una lattina di Coca-Cola del 1989. Inoltre, è
stato rinvenuto moltissimo filo spinato, abbandonato e pericoloso per i visitatori, che avrebbe potuto causare incidenti nelle aree più difficili da percorrere.

“ In alcune tombe – riferisce Colnaghi – abbiamo trovato candele e tracce di bivacchi. Quei rifiuti sarebbero rimasti lì per decenni se nessuno fosse intervenuto.

L’abbandono di un rifiuto danneggia non solo l’ambiente – conclude l’ambientalista – ma anche il patrimonio culturale e naturale, un’eredità preziosa che appartiene a tutti noi.

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