Alla base della decisione “l’offuscamento delle prospettive politiche dell’associazione e il rapporto problematico con il sindaco Italia
Una nota pacata ma che non fa sconti a nessuno rivolta da Pippo Ansaldi ai componenti di Lealtà e Condivisione per comunicare le sue dimissioni.
Dimissioni che arrivano dopo l’ultima assemblea dell’associazione riguardo il sostegno all’amministrazione comunale.
Ansaldi non ha peli sulla lingua e motiva la sua decisione con “l’offuscamento delle prospettive politiche dell’associazione, per via di altalenanti e non sempre lineari posizioni e, forse soprattutto, a causa del problematico (e non per colpa principalmente nostra) rapporto con l’attuale giunta e, segnatamente, il sindaco”.
Ansaldi definisce l’esperienza politica con L&C “esperienza interessante, ma che mai, in nessun momento -aggiunge con grande lucidità – siamo stati in grado di incidere sulle scelte politiche di questa amministrazione.
Una per tutte: aver considerato ininfluente la scelta del sindaco (che peraltro si era impegnato a condividere con noi) di nominare un assessore nella persona di un iscritto al Pd, partito che appena quattro mesi fa aveva ritirato il sostegno alla giunta, solo per creare ulteriori divisioni nella vita interna di un altro partito, mal si concilia con l’intenzione da parte di L&C di voler lavorare alla formazione di un ampio e compatto schieramento progressista comprendente forze che si riconoscono nell’area del centro sinistra.
Questo lo dico non perchè sia un iscritto al Pd – spiega ancora Ansaldi – ma perché credo che l’etica politica e senso di responsabilità siano valori fondamentali, prevalenti nell’esercizio del potere.
Se la classe politica manca di tali presupposti e si ripiega su interessi privatistici, personali e di partito, è segno che la democrazia sta degenerando. Mi auguro, tuttavia – conclude – che la scelta di sostenere questa giunta possa essere di stimolo per fare sempre meglio”.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI