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L’arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto scrive alla comunità scolastica

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L’arcivescovo ha invocato su docenti e non docenti la benedizione del Signore

L’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto ha indirizzato una lettera al mondo della scuola all’inizio dell’anno scolastico:”Fate in modo di vivere questo tempo con intensità e slancio, non siate come chi va in giro senza una meta, ma percorrete questo tragitto con la consapevolezza di chi sa che ognuno dei vostri giorni è un dono che Dio vi fa, perché possiate edificare il vostro futuro guardando non soltanto alla vostra realizzazione, ma al bene di tutta la Comunità”.

E’ la prima volta che da Pastore della Chiesa di Siracusa, mons. Francesco Lomanto si rivolge alla comunità scolastica. “Immagino quante attese ed emozioni possano abitare i vostri cuori, nel momento in cui vi accingete a tornare fra i banchi. In particolar modo, mi metto nella situazione di chi, fra voi, inizia un nuovo ciclo scolastico. Ma quest’anno è un nuovo inizio, un po’ per tutti voi.

Molti, in ragione della pandemia, sono stati costretti, lo scorso anno, a svolgere la didattica a distanza. Questa, pur essendo una modalità operativa che ha consentito di contenere, ad un tempo, i rischi del contagio e quelli che sarebbero derivati da una cessazione tout court delle lezioni, ha certamente – evidenzia mons. Francesco Lomanto – comportato il venir meno della realtà delle relazioni fra compagni di cammino.

Adesso tornate alla didattica in presenza, alla tanto agognata normalità che, con le necessarie cautele che dovremo continuare a osservare, vi consentirà di vivere quella concreta esperienza di fraternità che si costruisce fra i banchi di scuola”.

Mons. Lomanto si è rivolto anche ai docenti, al personale non docente, che insieme alle famiglie si occupano dell’educazione: “Su tutti voi – ha concluso l’arcivescovo – invoco la benedizione del Signore, il datore di ogni bene, perché possa consentirvi di vivere con intensità questo anno scolastico, perché vi dia la grazia di sperimentare un’autentica fraternità”.

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