In una nota didascalica, il movimento mette uno dietro l’altro i 5 punti attraverso i quali spiega la propria posizione che riguardano anche l’allargamento della coalizione e il ripristino del consiglio comunale
Lealtà e Condivisione, dopo la terza assemblea, ha sciolto gli ultimi nodi e in una nota didascalica, mette uno dietro l’altro i 5 punti attraverso i quali spiega la propria posizione.
Riassumendo: il movimento resta nella giunta Italia ma non assicura, adesso a priori, il proprio appoggio sulla ricandidatura dell’attuale primo cittadino per le amministrative del 2023. Ma a questi si aggiungono altri temi altrettanto importanti.
Al primo punto c’è il rifiuto di Lealtà e Condivisione dell’ipotesi di “una coalizione elettorale che riunisca le sole forze politiche che sostengono l’attuale amministrazione, pur apprezzando l’impegno e l’abnegazione dell’ attività del Sindaco e della Giunta, con alcune criticità sulle quali lavorare insieme”.
Da qui “l’intenzione di voler lavorare alla formazione di un ampio e compatto schieramento progressista comprendente forze che si riconoscono nell’area del centro sinistra e non solo, in grado di rappresentare un’alternativa credibile alla destra”.
Ecco la prima presa di posizione: “Il candidato sindaco di questo schieramento, unitamente al programma che esso si darà, non potrà, naturalmente, che essere il frutto di una scelta condivisa dai soggetti politici che ne faranno parte, senza pregiudiziale nei confronti di alcuno, compreso ovviamente l’attuale sindaco”.
Nessun pregiudiziale verso la ricandidatura di Italia ma neanche nessuna certezza a priori.
Al terzo punto Lealtà e Condivisione richiama in qualche modo l’amministrazione comunale all’attuazione attuazione, per quanto possibile, del Patto per la Città siglato nel 2018, a cominciare da una delle questioni che viene ritenuta prioritaria come l’ approvazione prima della prossima stagione turistica, di un Regolamento volto alla limitazione degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nel centro storico, per arrestarne l’ attuale incontrollata proliferazione.
Al quarto punto spunta l’utilizzo delle risorse del Pnrr: le decisioni non siano circoscritte alle sole forze politiche che sostengono l’amministrazione comunale, ma viene auspicato un confronto con tutta la comunità locale nelle sue variegate espressioni politiche ed associative.
In ultimo altra nota dolente: Lealtà e Condivisione invita il Sindaco, e le forze politiche che condividano l’ iniziativa, di valutare una proposta di appello all’ Assessorato Enti Locali perché venga disposta la revoca dello scioglimento del consiglio comunale “per il ripristino della normale dialettica democratica anche in vista delle prossime elezioni dei rappresentanti dei Liberi Consorzi Comunali”.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI