Ad agosto scorso l’esclusione di Antonio Calbi dalla terna di nomi proposti al ministero
Mancano pochi mesi all’inizio della nuova stagione delle Rappresentazioni classiche e l’Inda non ha ancora un sovrintendente.
Sanvo Baio e Mario Blancato, nel loro intervento bacchettano il CdA della Fondazione e arrivano a chiedere al ministro Salgiuliano lo scioglimento del Consiglio di amministrazione e l’invio di un commissario.
“Una figuraccia così la Fondazione Inda non l’aveva ancora fatta. A poco più di tre mesi dall’inizio delle Rappresentazioni classiche, l’Inda non ha ancora scelto il nuovo sovrintendente artistico e culturale, cioè la figura che in base allo statuto della Fondazione “cura l’attività teatrale e artistica, di allestimento e smontaggio del Teatro Greco, la gestione della biglietteria”.
In altre parole, il “regista” delle Rappresentazioni classiche. Il presidente dell’Inda – che è il sindaco Italia – e il Consiglio di amministrazione se ne sono forse dimenticati? La risposta la troviamo nel sito ufficiale della Fondazione,
Il 19 agosto dello scorso anno, la consigliera delegata Marina Valensise presenta al CdA ‘un rapporto’ col quale descrive l’istruttoria seguita per la scelta della terna di nomi da inviare al ministero della Cultura per la nomina del sovrintendente artistico e culturale.
Con quali criteri sia stata scelta questa terna non è dato sapere, ma, colpo di scena, essa non comprende il nome di Antonio Calbi, sovrintendente in carica. Si tratta di una sua clamorosa “bocciatura” che ha tutto il sapore di una vera e propria “vendetta” di una parte del CdA.
Ma ad essere bocciato questa volta è il CdA della Fondazione. Il ministero della Cultura infatti rispedisce al mittente la terna proposta e impone l’indizione di una selezione pubblica.
A questo punto il sindaco è costretto a convocare il Consiglio di amministrazione per deliberare, è il 6 settembre 2022, l’indizione di una selezione pubblica per la composizione di una terna da sottoporre al Ministero della Cultura per il conferimento dell’incarico di Sovrintendente dell’Inda.
Termine di scadenza per presentare le istanze di partecipazione il 27 settembre. Ma, scaduto il termine, nessuno esamina le istanze pervenute (in verità pochine, quattro o cinque) e a distanza di quattro mesi esatti, di quell’avviso pubblico non si ha alcuna notizia.
Stentiamo a credere che la dottoressa Valensise e il presidente Italia ritengano di poter gestire le prossime Rappresentazioni classiche senza il sovrintendente artistico e culturale.
Un amministratore con un po’ di sale in zucca avebbe dovuto rifare l’avviso pubblico se avesse giudicato esiguo il numero di partecipanti oppure scegliere i tre nomi tra coloro che hanno fatto istanza di partecipazione.
Invece il CdA fin qui si è comportato come l’asino di Buridano. Una cosa inaudita.
A questo punto il ministro Sangiuliano, secondo noi, dovrebbe prendere in considerazione lo scioglimento del Consiglio di amministrazione e la nomina di un commissario”.
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