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Liste d’attesa troppo lunghe per visite specialistiche ed esami: la Borgata Cgil: “Si attivi il Percorso di Tutela del cittadino”

Liste d'attesa troppo lunghe per visite specialistiche ed esami: la Borgata Cgil: "Si attivi il Percorso di Tutela del cittadino”

Il sindacato mette a disposizione dei cittadini i propri legali per eventuali denunce laddove se ne riscontrino i presupposti

La Borgata Cgil si mobilita contro le lunghe attese riscontrate quoridianamente dai cittadini nella prenotazione delle visite specialistiche ambulatoriali e degli accertamenti diagnostici strumentali, in particolare per risonanze magnetiche, tac, esami doppler.

La sigla sindacale ha deciso di mettere da subito i propri legali a disposizione per eventuali denunce laddove se ne riscontrino i presupposti.

Più volte è stato riscontrato che la stessa visita, lo stesso esame puà essere effettuato più rapidamente in intramoenia, cioè pagando uno specialista dello stesso reparto.

La Borgata suggerisce di attivare il “Percorso di Tutela del cittadino”, procedura che permette di effettuare una prestazione privatamente ed avere successivamente il rimborso da parte dell’Azienda sanitaria di quanto pagato, al netto del ticket se dovuto.

Tale procedura può essere esigibile, secondo quanto riferisce la Borgata Cgil, rivolgendosi all’Urp dell’Asp nei casi in cui non vengano garantiti i tempi di attesa massimi previsti dalle norme vigenti.

“Abbiamo chiesto all’Asp – fa sapereil sindacato – di pubblicizzare questa opportunità prevista dai piani nazionale, regionale e da quello aziendale per il governo delle liste di attesa.

Così come – prosegue – avevamo anche  sottolineato l’opportunità di sospendere l’attività libero-professionale per quelle prestazioni in cui si rileva un’eccessiva attesa fino al riallineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell’ambito dell’attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in regime di libera professione intramuraria.

Proposte rimaste inascoltate e intanto – conclude La Borgata Cgil – l’Asp di Siracusa con la Delibera n. 700 del 20.05.2022 ha certificato che nel 2021, diverse unità operative hanno erogato un numero di prestazioni in libera professione superiore a quello relativo all’attività istituzionale”.

 

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