I bianverdi hanno battuto la Roma Vis Nova 12-3
Campioni d’Italia per la seconda volta nella storia del club e per il secondo anno consecutivo.
L’equilibrio regge solo per un tempo, il primo, concluso sul 2-2, grazie alla rete di Ferrero, all’uno-due della Vis Nova e al pareggio ancora di Ferrero.
Nel secondo parziale, la Vis Nova riesce ancora ad andare avanti (3-2), ma è un’illusione. Da quel momento l’Ortigia chiude il muro in difesa e accelera in attacco.
In poco più di quattro minuti, due volte Ciccio Condemi e una volta ciascuno Giribaldi e Leo Cassia (su ottimo assist di Capodieci), mettono il match dalla parte dei biancoverdi.
Il dominio diventa totale nel terzo tempo, dove l’Ortigia segna a raffica (6-0 il parziale con gol di Ursino, Condemi, Giribaldi, Ciccio e Leo Cassia e Ferrero), concretizzando anche azioni spettacolari.
E quando la Roma Vis Nova ha la sola occasione per provare ad accorciare (sul 7-3 per l’Ortigia), ci pensa uno scatenato Piccionetti (autore di una splendida prestazione), che para un cinque metri a Poli.
Il quarto tempo conta poco e si segnala per un altro rigore parato da Piccionetti e per l’undicesima azione con l’uomo in meno chiusa senza subire reti.
Poi è solo countdown fino alla fine, quando esplode la gioia dei giocatori, dello staff e del pubblico biancoverde. L’Ortigia è nuovamente campione d’Italia! Al termine, premiati anche Ciccio Condemi, come miglior giocatore del torneo, e Federico Piccionetti, come miglior portiere.
A fine gara Stefano Piccardo, allenatore dell’Ortigia, esprime tutta la sua gioia e la sua grande soddisfazione: “Questo è un gruppo spettacolare, un progetto sul quale avevamo investito cinque anni fa tante energie.
Sono dei ragazzi fantastici, abbiamo giocato una finale bellissima, li abbiamo messi sotto per tutta la partita, penso che si sia visto.
Vincere due scudetti di fila è una cosa straordinaria, ma io credo che se non ci fosse stato il Covid di mezzo, due anni fa avremmo vinto ancora e quello di oggi sarebbe stato il terzo consecutivo.
Avevamo una squadra altrettanto forte anche allora. Questo è un risultato pazzesco, due anni di seguito campioni d’Italia, e si può costruire ancora. L’anno prossimo ne perdiamo due, ma possiamo far bene di nuovo. Si può crescere”.
Infine una dedica speciale: “Voglio dedicare lo scudetto a un ragazzo dell’Ortigia, Giuseppe Carrara, che ha avuto un periodo non semplice. Lui sa perché gli dedico questa vittoria”.
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