L’obiettivo è quello di facilitare l’incontro fra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo
La lotta al caporalato si arricchisce di uno strumento informatico: è la piattaforma “Lavoro con Ebat”.
L’Ente bilaterale agricolo territoriale Cimi (Cassa integrazione malattia e infortuni), costituito dalle organizzazioni territoriali dei datori di lavoro agricolo (Confagricoltura, Coldiretti e Cia) e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori agricoli (Flai Cgil, Fai Cisl e Uila UIL) ha presentato il documento nell’ambito degli impegni assunti in seno al protocollo per la prevenzione delle attività illecite in agricoltura sottoscritto in Prefettura un anno fa.
L’obiettivo è quello di facilitare, in via sperimentale, l’incontro fra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo per contrastare il caporalato.
“L’applicazione di facile utilizzo accessibile dal sito istituzionale dell’Ebat – è stato spiegato – consentirà alle aziende, previa registrazione, di inserire la propria richiesta di manodopera ed ai lavoratori la propria disponibilità al lavoro.
I dati che saranno poi incrociati in via automatica con sms ai lavoratori che risulteranno destinatari di una offerta di lavoro”.
Il presidente dell’Ebat, Sebastiano Di Pietro, ha, inoltre assicurato che è in corso di realizzazione la versione App in modo da poter utilizzare la procedura su qualsiasi dispositivo mobile.
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