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Lukoil, arriva la confort letter del Csf: la raffineria può continuare la propria attività

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A renderlo noto è il senatore del Pd, Antonio Nicita: “Disponibili a continuare a collaborare con il nuovo Governo per un piano di medio-lungo periodo su riconversione industriale, rilancio occupazionale e risanamento ambientale dell’intera area

Rilascio in tempi record, da parte del Csf (Comitato di sicurezza finanziaria) della comfort letter, che chiarisce ufficialmente e per la prima volta, che le operazioni dell’impianto Isab Lukoil, con importazione di petrolio non russo, sono fuori dal perimetro giuridico che fa scattare le sanzioni europee.

A renderlo noto è il senatore del Pd, Antonio Nicita: “Ciò fornisce, finalmente, alle banche un forte garanzia giuridica dello Stato contro il rischio di essere passibili di sanzioni in relazione all’erogazione di linee di credito dopo il 5 dicembre, data dell’embargo sul petrolio russo.

Si sblocca così – prosegue Nicita – l’impasse di incertezza giuridica che da mesi caratterizza la programmazione futura dell’impianto.

La comfort letter permette di programmare l’attività dell’impianto dopo il 5 dicembre e di accelerare, ove necessarie, eventuali integrazioni di garanzie economico-finanziaria pubblica (ad esempio, ma non solo, attraverso Sace).

La cosa importante, per il momento, è che la comfort letter permette oggi di avviare da subito, da parte delle banche, linee di credito per contratti di import di petrolio non russo, anche di breve periodo, così da non interrompere, intanto, l’attività dell’impianto”.

Ulteriori iniziative strutturali, con possibili mutamenti degli assetti proprietari dell’impianto, con parziale o totale intervento pubblico, risultano essere oggetto di discussione e approfondimento al Mef e al Mise, dopo l’incontro del 17 ottobre cui hanno partecipato imprese e soggetti interessati.

“Siamo pienamente disponibili – conclude Nicita – a continuare a collaborare con il nuovo Governo per un’azione unitaria finalizzata a un grande piano di medio-lungo periodo, che possa coniugare riconversione industriale, rilancio occupazionale e risanamento ambientale dell’intera area”.

A commentare la notizia c’è il parlamentare del M5S, Filippo Scerra: “Non si può ancora cantare vittoria ma la risposta del Mef per quanto riguarda Isab-Lukoil va verso la direzione giusta.

E’ bene ricordare che questo risultato è anche frutto del grande lavoro che il M5S ha svolto da aprile a oggi con una serie di richieste al Governo Draghi e a più riprese al Mise”.

Gli fa eco il parlamentare regionale Carlo Gilistro chesaluta con favore la prima mossa per evitare
che possa interrompersi l'attività di Isab Lukoil: “Adesso bisognerà attendere la risposta del sistema creditizio
italiano.

Questo – conclude Gilistro – potrebbe offrire spiragli per la riapertura di linee di credito e l’acquisto di greggio da altre fonti, non russe. Rinnoviamo la nostra collaborazione, a Roma come a Palermo”.

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