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in chiesa madre

L’ultimo saluto a Luca Scatà, giovane generoso che ha reso onore alla Polizia di Stato

luca scatà

La celebrazione in una città addolorata con bandiere a mezz’asta e saracinesche abbassate

In una Chiesa Madre gremita, la città di Canicattini Bagni, nel pomeriggio di oggi, ha dato l’ultimo saluto al poliziotto Luca Scatà venuto a mancare prematuramente il 25 luglio.

Scatà, denominato “eroe-semplice”, dalla stampa di tutta Italia il 23 dicembre del 2016 quando difese il suo compagno di pattuglia a Sesto San Giovanni in un conflitto a fuoco, uccidendo Anis Amri il terrorista ritenuto l’autore della strage al mercatino di Natale di Berlino nel quale persero la vita 12 persone, se n’è andato a soli 37 anni.

A seguito della sua azione eroica fu insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile.

La sua città oggi era silenziosa e addolorata, con le bandiere a mezz’asta e le saracinesche delle attività commerciali
abbassate, nessun canicattinese, nonostante il caldo afoso, è voluto mancare per l’ultimo saluto a Luca e stringersi al dolore della famiglia, la mamma Pinuccia, la sorella Federica, l’amata moglie Miriana, sposata lo scorso 17 luglio con una cerimonia civile all’ospedale San Raffaele di Milano, e ai parenti tutti.

Il papà, Pippo, per 27 anni apprezzato dipendente comunale, è venuto a mancare all’affetto della sua famiglia
il 9 dicembre del 2018, a 62 anni, anch’egli a seguito di una lunga malattia.

Presenti alle esequie officiate da Don Marco Tarascio e Don Salvatore Interlando, Cappellano della Polizia
di Stato, con il sindaco Paolo Amenta,  c’erano il Prefetto di Siracusa Raffaela Moscarella, il Questore Roberto Pellicone, il Vicario della Questura di Catania, Giuseppe Anzalone, i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e delle altre Forze dell’ordine, la giunta comunale, la presidente del Consiglio cittadino, Loretta Barbagallo, l’intero Consiglio comunale, tanti colleghi poliziotti, soprattutto della Questura di Siracusa dove Luca Scatà lavorava dopo i fatti di Sesto San Giovanni.

C’erano anche gli Scout del Canicattini 1, importanti nella formazione giovanile di Luca, l’Associazione dela
Polizia di Stato, il Gruppo di Protezione Civile l’Avoca, tanti cittadini, soprattutto giovani.

Sul feretro il Tricolore, il cappello d’ordinanza e il fazzolettone del Gruppo Scout del Canicattini 1.

Un dolore condiviso quello vissuto oggi dalla città di Canicattini Bagni, che apre le porte alla speranza, all’amore e al rispetto solidale per il prossimo, come ha detto Don Marco Tarascio durante l’omelia: “Amiamoci perché l’amore è più forte della morte e Luca ha amato sino alla morte”.

A conclusione della funziona liturgica, animata dai Cori parrocchiali della città e chiusa con la preghiera di
San Michele Arcangelo patrono di Canicattini Bagni, a dare l’ultimo saluto a Luca Scatà sono stati gli
interventi degli amici di sempre, e il sindaco Paolo Amenta.

Subito dopo, aperto da due motociclisti della Polizia, il lungo corteo funebre verso il cimitero di Canicattini
Bagni dove ad attenderlo c’erano le note dell’Aria sulla quarta corda di Bach suonato dal Corpo Bandistico
cittadino, la salma di Luca Scatà verrà tumulata vicina a quella del papà.

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