Il procedimento scaturisce da un’inchiesta della Dda di Catania tra il 2014 ed il 2015
La Corte di Appello di Catania ha emesso 18 sentenze di condanna nell’ambito del processo Aretusa su mafia, droga ed estorsioni a Siracusa.
Il procedimento, come scrive il Giornale di Sicilia, scaturisce da un’inchiesta della Dda di Catania tra il 2014 ed il 2015 in cui sarebbe emersa l’attività criminale di tre gruppi, che si sarebbero suddivisi il territorio della città per il traffico di stupefacenti e le estorsioni.
Uno dei tre presunti capi è Gianfranco Urso, 49 anni, figlio di Agostino Urso che avrebbe controllato l’area nord del capoluogo: i giudici della Corte di Appello gli hanno inflitto 16 anni contro i 21 anni rimediati in primo grado.
Francesco Satornino, che gestiva la zona di Cassibile, a sud del capoluogo, diventato collaboratore di giustizia, ha avuto una pena a 6 anni e 10 mesi di reclusione contro i 9 anni in primo grado.
Il terzo capo, Luigi Cavarra, che operava, secondo gli inquirenti, nel quartiere della Borgata, è deceduto nel 2018 qualche mese dopo essersi pentito.
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