Volontari della Protezione civile al lavoro
Allagamenti, frane e smottamenti nella notte tra il 10 e l’11 novembre nella Sicilia occidentale. Sciacca e Menfi, nella provincia di Agrigento, sono le località dove si sono registrati i maggiori danni a causa del maltempo.
Anche le zone agricole e rurali dei Monti Sicani risultano difficilmente accessibili, a causa delle strade rese spesso impraticabili da colate di fango e detriti.
Decine sono i volontari e i tecnici della Protezione Civile Regionale che sono a lavoro per mitigare i pericoli e accelerare il ritorno alla normalità.
Nel Trapanese, città come Campobello di Mazara, Alcamo, Calatafimi-Segesta hanno registrato molti danni a causa di allagamenti anche in aree urbane e diverse squadre di volontariato sono operative per rimuovere detriti fango e acqua.
La situazione più problematica per il maltempo è comunque nell’agrigentino. A Sciacca in totale sono 37 le famiglie che sono state evacuate a causa di danni provocati dalle forti piogge di queste ore.
I maggiori danni del maltempo sono stati creati dall‘esondazione dei torrenti Canzalamare e Foce di Mezzo affluenti del Mandrarossa. Isolate diverse contrade per la presenza di circa 50 cm di detriti nelle strade di collegamento, danni ad un piccolo ponte che collega c.da Raganella.
A rischio l’approvvigionamento idrico di Sciacca in quanto acqua e fango hanno danneggiato i locali dove sono alloggiate le pompe dei pozzi idrici. Al momento si stanno valutando soluzioni per evitare che la cittadinanza possa restare senza acqua.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI