Un prototipo in legno e cartone realizzato col sistema costruttivo Icaro
Il sito archeologico di Megara Hyblaea, all’interno del Parco di Leontinoi, è stato scelto come test site nell’ambito di un progetto di ricerca che prevede la sperimentazione di tecnologie architettoniche innovative per la valorizzazione delle aree archeologiche.
Si tratta del progetto di ricerca Ewas (an Early Warning System for Cultural Heritage), di cui l’Università di
Catania è partner, unitamente ad altri enti di ricerca ed aziende del territorio.
Il progetto è coordinato dall’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).
La scelta del sito è stata indirizzata dal fattivo e cordiale rapporto di collaborazione istaurato tra l’Ateneo di Catania e la direzione del Parco di Leontinoi.
La tecnologia architettonica studiata nell’ambito del progetto Ewas è stata denominata Icaro (Innovative Cardboard ARchitecture); il componente base è un pannello prefabbricato per la formazione dell’involucro architettonico innovativo in cartone ondulato e legno.
Con tale sistema è possibile realizzare micro- architetture per offrire servizi di accoglienza all’interno dei siti fragili, come appunto le aree archeologiche.
Con il suo supporto sarà possibile accompagnare il visitatore offrendo informazioni e luoghi di sosta durante il percorso e non solo all’ingresso.
L’impiego di materiali leggeri consente di poggiare la costruzione del terreno senza scavi o altre opere di fondazione; il ricorso alla prefabbricazione consente di spostare molte delle lavorazioni fuori dal sito, riducendo l’impatto.
È anche possibile dislocare il box o adibirlo a usi differenti per rinnovare l’offerta dell’accoglienza o variare il livello di pressione antropica, nei siti particolarmente affollati.
Per testare questo sistema di costruzione, è in corso di montaggio un prototipo in scala all’interno del test site di Megara, che costituisce un piccolo Padiglione Esperenziale.
All’interno del padiglione verrà allestito un sistema informativo analogico (su pannelli stampati) e digitale (su tablet) per illustrare le caratteristiche dell’area e della Stoà arcaica.
Quando il modulo sarà in esercizio, è prevista anche l’esecuzione di una campagna di test per valutarne le prestazioni in termini di comfort, di gradimento del pubblico, di durabilità, di resistenza meccanica ed altro ancora.
Il lavoro è frutto di un ampio team multidisciplinare coordinato dal prof. Vincenzo Sapienza dell’Università
di Catania, che si è avvalso anche della collaborazione dell’Università Kore di Enna.
La struttura verrà inaugurata a fine settembre; lunedì 4 luglio è stata organizzata una giornata di apertura e
visita del cantiere, a cui hanno partecipato numerosi studiosi del settore.
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