Al termine della gara applausi e i cori di incitamentoper le giocatrici del presidente Luigi Distefano
Melilli Volley dà tutto, ma non basta per strappare punti alla corazzata Vibo Valentia. Finisce 3-1 per l’incontrastata capolista del campionato, seguita da un centinaio di rumorosi sostenitori.
Non da meno i sostenitori locali, che hanno incitato le neroverdi per tutta la gara. In campo l’incerottata compagine siracusana (tante atlete in condizioni fisiche precarie) ha provato a mettere in difficoltà le avversarie, giocando alla pari , o quasi, per buona parte della partita, eccezion fatta per l’ultimo parziale, che non ha avuto storia.
Coach Scandurra si affida alle prime scelte per lo starting six e le sue approcciano bene il match, cogliendo il primo vantaggio sul 4-3.
Vibo Valentia dà il primo scossone al parziale sul 14-9, raggiungendo il massimo vantaggio poco dopo: 16-10.
Aurora Vescovo e Alessia Marcello tengono a galla Melilli ma le calabresi hanno troppa esperienza per lasciarsi sfuggire il set, che termina a loro favore con 5 punti di margine.
La reazione di Melilli c’è e nel secondo set, sul 3-4, Alessia Isgrò va a segno con un morbido pallonetto prima e con un ace dopo; nel mezzo la giocata vincente di Valeria La Mattina.
Poi tre punti consecutivi ospiti e altrettanti delle locali, con la centrale di Canicattì che sfrutta bene il suo turno in battuta.
Entra Giorgia Miceli al posto di Alessia Marcello, ma Vibo raggiunge la parità sul 12-12 e va persino avanti di tre: 16-13.
Alessia Isgrò suona la carica, mettendo a terra due palloni di fila e trovando un “mani e fuori” a muro. Valeria La Mattina va a segno in fast e le ragazze di Scandurra si riportano avanti: 17-16. Sul 19-19, Melilli realizza un parziale di 6-0 (con ultimo punto di Vescovo) che gli consente di agguantare la parità: 1-1
Si torna in campo e le padrone di casa continuano a spingere, sostenute dal loro numeroso pubblico. L’ace di La Mattina le porta sul 9-5.
Il set sembra simile al precedente ma la fatica comincia a farsi sentire e alcuni errori gratuiti vengono pagati a caro prezzo. Le calabresi agganciano le siracusane sul 13-13, per poi provare la fuga.
Vescovo e La Mattina tengono il set aperto e incerto ma le speranze delle neroverdi si infrangono sul 18-21 quando un’azione d’attacco viene conclusa fuori tra le proteste di Raffaella Minervini e compagne che chiedono, ma non ottengono, un tocco a muro.
Dal possibile -2 ad un -4 (18-22) che, contro una squadra di questo livello, diventa impossibile da recuperare. Vibo vince 25-20.
Per la formazione siracusana è un colpo difficile da assorbire. Il quarto set è senza storia. Melilli abbandona mentalmente il match, mettendo insieme appena 7 punti.
Vibo fa festa, ma per i supporters neroverdi va bene così. Impegno e spirito di sacrificio non sono mancati e a sottolinearlo sono gli applausi e i cori di incitamento che vengono riversati sulle giocatrici del presidente Luigi Distefano.
Melilli ci ha provato, ma Vibo Valentia ha dimostrato di essere squadra di altra categoria.
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