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Messa in sicurezza dell’Ias: la posizione di Femca Cisl e Ust

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I due sindacalisti si pongono domande anche sul futuro occupazionale dei lavoratori attualmente impiegati nell’impianto

“Qualsiasi finanziamento deve essere sufficiente e adeguato per garantire la sicurezza e la funzionalità di qualsiasi infrastruttura. Sarà così anche per i 9 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza del depuratore Ias?”.

Perplessità sostenuta dalla segretaria generale della Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, e dal segretario generale territoriale della Femca, Alessandro Tripoli, all’indomani della comunicazione arrivata dalla Regione.

“In questa vicenda – aggiungono – bisogna sempre tenere in considerazione l’annuncio del distacco delle grandi aziende entro il 2026 – aggiungono Carasi e Tripoli – e porsi delle domande sulla reale capacità di funzionamento con le sole utenze civili.

Un punto di domanda che preme anche sul futuro occupazionale dei lavoratori attualmente impiegati”.

Piena condivisione dei due segretari sull’idea di potenziare i servizi offerti dal depuratore, in particolare l’utilizzo degli avanzati laboratori di analisi.

“Tuttavia, – sottolineano – questa proposta deve essere valutata attentamente alla luce della presenza di altri laboratori già operativi nelle società e aziende del territorio. È necessario evitare sovrapposizioni e garantire un utilizzo efficiente delle risorse disponibili”.

Livelli e stabilità occupazionale restano al centro della vicenda.

“Comprendiamo la necessità di ridurre i costi di gestione per garantire la sostenibilità economica dell’impianto e siamo ben consapevoli dell’importanza delle questioni ambientali – sottolineano ancora Carasi e Tripoli –  ma tali misure non devono andare a discapito dei lavoratori.

Chiediamo pertanto al governo regionale e alle autorità competenti di fornire maggiori dettagli sui piani futuri per il depuratore Ias di Priolo – concludono – assicurando che le soluzioni adottate siano sostenibili e rispettose delle esigenze di tutti gli attori coinvolti, in particolare dei lavoratori”.

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