E’ il terzo sciopero di 8 ore indetto dai sindacati di categoria Fiom-Fim-Uilm per tentare di sbloccare la trattativa con Federmeccanica
Sono arrivati in pulman da Palermo, Messina, Catania per unirsi ai colleghi metalmeccanici siracusani e protestare, attraverso 8 nuove ore di sciopero, contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
E’ il terzo sciopero indetto dai sindacati di categoria Fiom-Fim-Uilm per tentare di sbloccare la trattativa con Federmeccanica.
“Si sta negando il diritto fondamentale dei lavoratori al rinnovo del Ccnl – hanno detto i sindacati – e, mai come in questa fase, è necessario per aumentare il salario e migliorare le condizioni di vita e di lavoro.
Bisogna definire aumenti certi ed esigibili sui minimi contrattuali che vadano oltre l’inflazione – hanno spiegato i rappresentanti sindacali – tutelando il potere d’acquisto dei salari; estendere i diritti contrastando la precarietà e riducendo l’orario di lavoro; aumentare la tutela in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e negli appalti; realizzare una giusta transizione, che tuteli ambiente, occupazione e crei le condizioni per una vera stagione di sviluppo industriale”.
I lavoratori sono partiti in corteo dalla portineria ovest di Eni e hanno raggiunto piazza dell’Autonomia comunale a Priolo.
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