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Miasmi, Legambiente: “Che fine ha fatto il piano di tutela della qualità dell’aria?”

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L’intervento dopo che il monitoraggio del progetto Nose, ha riscontrato per tutta la prima metà di settembre puzze provenienti dall’area industriale

“Che fine ha fatto il piano di tutela della qualità dell’aria?” A chiederlo sono i referenti di Legambiente Siracusa (Francesco Gallo), Priolo Gargallo (Pippo Giaquinta), Melilli (Vincenzo Incontro) e Augusta ((Enzo Parisi) dopo che il monitoraggio del progetto Nose, ha riscontrato per tutta la prima metà di settembre puzze e miasmi provenienti dall’area industriale di Priolo.

Le segnalazioni di molestie olfattive sono arrivate pure da cittadini residenti a Città Giardino e Siracusa nord.

“Le causa delle insopportabili molestie – si legge nella nota di Legambiente – non sono difficili da individuare ma è fin troppo chiaro che nessuna azione viene messa in campo per identificare i responsabili e perseguirli per il danno alla salute ed alla qualità della vita delle persone.

Gravissime – aggiungono – sono le responsabilità di presidenti e amministratori regionali che, a più di 3 anni di distanza dal parziale stop del Tar al Piano della qualità dell’aria, non hanno ancora provveduto ad adeguarlo per tutelare la salute delle popolazioni.

Tantomeno il governo nazionale- proseguono – vuole provvedere a fissare dei limiti per le cosiddette sostanze non normate, come idrocarburi non metanici e idrogeno solforato, la cui massiccia presenza è alla base del rischio ambientale e sanitario di questo territorio.

Lo stesso strumento del Nose – concludono – rischia di essere inutile e addirittura controproducente se alle segnalazioni delle molestie da parte dei cittadini non seguono azioni efficaci per impedirne la prosecuzione”.

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