Le condotte vessatorie andavano avanti da circa 6 mesi e la donna lo aveva già denunciato
Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia ed estorsione ai danni della madre convivente. Si tratta di un 30enne arrestato dai poliziotti del commissariato di Priolo.
La donna aveva già denunciato il figlio per una serie di condotte vessatorie e prevaricatorie consumate negli ultimi sei mesi, al fine di ottenere denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il giovane, quotidianamente, era solito chiedere con insistenza denaro alla madre, che in talune occasioni si rifiutava di assecondarlo.
Quando ciò accadeva, l’indagato andava in escandescenza, minacciando di uccidersi e minacciando ed insultando pesantemente la donna, oltre a sfogare la propria rabbia su mobili e suppellettili dell’abitazione.
Tutte le notti la donna si chiudeva a chiave nella propria camera da letto.
Nell’ultimo episodio: il 30enne in escandescenza ha cacciato di casa la madre, minacciandola con due grossi coltelli da cucina.
La donna è andata in Commissariato in compagnia di un parente per denunciare l’accaduto. Il familiare della vittima riceveva sul proprio telefonino dei messaggi vocali dall’uomo, in cui quest’ultimo inveiva ancora una volta contro la madre e minacciava di uccidere chiunque si fosse avvicinato all’abitazione.
Acquisite le registrazioni audio, i poliziotti hanno raggiunto il 30enne e lo hanno arrestato in flagranza differita. Seuqestrati anche i due coltelli utilizzati per minacciare la donna, nascosti sotto il piumone.
Il Gip, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere.
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