Mobilitazione generale per il Petrolchimico, Cgil e Cisl: “Siamo di fronte ad un bivio: rilancio o catastrofe” VIDEO

Il Petrolchimico siracusano davanti ad un bivio: rilancio o catastrofe.

Questo il quadro attuale e che fa da cornice alla mobilitazione generale indetta da Cgil e Cisl per venerdì 18 novembre che prende le mosse dal caso Lukoil, ma che si allarga alle altre problematiche della zona industriale.

Una mobilitazione che ha visto l’adesione massiccia dei sindaci della provincia di Siracusa a partire dal sindaco del capoluogo, Francesco Italia, delle associazioni datoriali, della Consulta delle associazioni di categoria e dei partiti politici oltre che della società civile.

In ballo c’è non solo il posto di lavoro di 12.000 persone, tra diretti e indotto, ma l’economia dell’intera provincia.

Ecco perchè i sindacati chiedono che la vicenda diventi centrale nelle agende politiche del governo nazionale e di quello regionale.

Il programma della giornata prevede il concentramento in piazzale Marconi, il corteo che atraverserà corso Umberto, piazza Pancali e corso Matteotti per concludersi in piazza Archimede dove sono previsti gli interventi dei sindacati e delle altre parti interessate.

Le vie interessate dal corteo resteranno chiuse al traffico. La Questura di Siracusa raccomanda a coloro che non sono interessati alla manifestazione, di non recarsi, senza valido motivo, nelle vie interessate all’evento o nelle arterie
adiacenti.

“Ciò – si legge in una nota – per evitare un’ulteriore presenza di auto che potrebbe riverberarsi negativamente sul sereno e sicuro svolgimento del corteo”.

In contemporanea al Ministero dello sviluppo economico si terrà il tavolo convocato per trovare un percorso che sia risoluivo per Lukoil per la quale dal 5 dicembre scatta l’embargo al petrolio russo via mare.