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Mobilitazione per il Petrolchimico: sciopero di 8 ore e corteo di Cgil e Uil VIDEO

Chiesta l’istituzione di un tavolo al quale far sedere aziende, sindacato e forze istituzionali

Giornata della mobilitazione per il Petrolchimico di Priolo attrverso le 8 ore indetto dalla Cgil e Uil Siracusa contro il Piano Eni.

“Basta con le dismissioni e le false promesse mai mantenute -scrivono i sindacati – chiediamo ai governi regionale e nazionale un piano di investimenti pubblici e privati per la riqualificazione del petrolchimico”.

La manifestazione territoriale è partita dalla portineria ovest con il il corteo dei lavoratori che ha raggiunto Priolo.

Presenti  anche i segretari regionali della Cgil, Alfio Mannino e della Uil Sicilia Area Vasta, Luisella Lionti

“Noi rivendichiamo un piano industriale integrato che coinvolga tutti i soggetti protagonisti del Polo industriale siracusano – ha detto il segretario generale provinciale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi – temiamo che una fuga in avanti di progetti che peraltro prevedono la chiusura dell’attuale impianto, nel caso di Eni Versalis, dell’Etilene e un progetto di riconversione da avviare nel 2028-2029 che, se non concertato all’interno di una condivisione con tutti gli altri soggetti del mondo industriale, rischia di trasformarsi in un vero e proprio boomergang.

C’è un tema sul quale noi non arretreremo – prosegue – e credo che la manifestazione di oggi con l’altissima adesione allo sciopero di tutto il mondo industriale lo dimostri con chiarezza.

Nessuno pensi di avviare operazioni di cambiamento così radicali – ammonisce Alosi -senza tener conto del parere, della condivisione, del dialogo, delle proposte del mondo del lavoro. Io credo che oggi questo corteo sia solo il primo punto, il primo momento di una protesta che coinvolgerà l’intero territorio.

Pensiamo che il governo nazionale e regionale che fino a questo momento sono stati totalmente assenti e non hanno risposto alle nostre richieste – conclude – debbano istituire immediatamente un tavolo attorno al quale far sedere l’Eni, l’Isab, Sasol, Goi Energy, Sonatrach, il sindacato e le forze istituzionali.

Solo in questo modo traghetteremo veramente la transizione energetica di cui ha bisogno uesto territorio”.

“Questo è uno sciopero di rivendicazione di uno sviluppo ecosostenibile per questo territorio”: aggiunge Ninetta Siragusa, segretario regionale Uil Sicilia.

“Abbiamo bisogno di un progetto – spiega – che comprenda nella sua complessità tutto il polo industriale, che non riguardi le singoli aziende e che quindi che dia prospettiva al futuro di tutte le aziende interconnesse in questo territorio.

Ed interconneso – conclude – deve essere lo sviluppo e il progetto per lo sviluppo di questo territorio”.

All’arrivo al Comune di priolo, ad attendere i lavoratori c’era il sindaco Pippo Gianni: “Vogliamo sapere – ha detto il primo cittadino – che fine faranno la nostra provincia e la nostra zona industriale.

Solo il Governo nazionale e regionale potrà darci una risposta. Solo rimanendo uniti, senza colori politici, potremo vincere questa battaglia. La nostra è pur sempre la zona a più alta densità di insediamento industriale d’Europa e non possono trattarci come mendicanti”.

Alle 18 una delegazione di Cgil e Uil incontrerà il prefetto.

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