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Negramaro al Teatro greco, Sgarbi: “Si alla musica ma con il rispetto dovuto a luoghi millenari”

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Il Sottosegretario alla Cultura scarta la misura della revoca degli altri spettacoli e suggerisce un indennizzo dagli incassi da destinare alla tutela del teatro

Non accennano a placarsi le polemiche seguite al primo concerto dei Negramaro al Teatro greco di Siracusa dopo che, secondo quanto viene riferito, su invito del frontman della band, Giuliano Sangiorgi, un migliaio di spettatori sarebbero scesi a ballare nello spazio dell’orchestra.

Immediata la reazione della Soprintendenza che subito ha fatto rilevare la violazione dei protocolli di sicurezza nell’antica cavea.

Si registra anche l’intervento del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.

“Io sono del parere che i siti archeologici debbano ospitare la musica e il teatro – dice Sgarbi – ma ciò deve avvenire nel rispetto di luoghi millenari che in quanto tali solo fragili nelle loro architetture”.

Sulla richiesta di revoca degli altri spettacoli, Sgarbi dichiara: “Trovo la revoca degli altri concerti in programma eccessiva, perché si farebbe pagare ad altri spettatori colpe che non hanno.

Suggerisco quindi alla Sovrintendenza di chiedere agli organizzatori di devolvere, con un accordo scritto, parte degli incassi alla tutela del Teatro Greco, come risarcimento per quello che è accaduto.

Una delle canzoni del gruppo ha come titolo “Noi resteremo in piedi”. Ecco – conclude – spero che i Negramaro comprendano che in piedi deve restare anche il teatro”.

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