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sabato 25 maggio

“No” alle associazioni pro-vita nei consultori: presidio in corso Gelone

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Il Comitato L.194 chiede invece di rafforzare la rete dei consultori e garantire l’applicazione della legge

“Mentre in Europa si afferma il principio dell’autodeterminazione delle donne e della tutela della loro salute fisica e psichica, in Italia lo scorso 23 aprile il Senato ha approvato un emendamento che prevede la presenza nei consultori di soggetti del terzo settore con “qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”, anche con l’uso dei fondi del Pnrr per la sanità territoriale”.

A solevare la questione è il Comitato L.194: “L’ingresso delle associazioni – scrive la presidente Antonella Fucile – è un evidente tentativo di cambiare le modalità con cui i consultori intervengono nella procedura prevista per l’accesso all’interruzione di gravidanza.

Attualmente – aggiunge – la decisione di abortire spetta alla donna e solo ad essa. Soltanto il medico del consultorio o della struttura socio-sanitaria, o il medico di fiducia, possono intervenire, con la tempistica che la norma prevede.

Altri soggetti – prosegue Fucile – rischiano di creare una pressione indebita per le donne che per motivi personali, quali che siano, esercitano un loro diritto.

Non accettiamo un tale attacco ai nostri diritti, il tentativo di riportarci indietro di decenni, e denunciamo anzi la disparità di accesso al servizio di interruzione di gravidanza, per l’alto numero di obiettori di coscienza, mentre mancano gli aiuti concreti a chi vorrebbe invece portare avanti un progetto di genitorialità”.
Da qui l’appello rivolto al presidente della Regione Schifania non dare seguito alla previsione legislativa.

“I fondi a disposizione del Pnrr – fa nota la presidente del Comitato – potrebbero servire per l’acquisizione di tale personale, fondamentale per questo servizio socio-sanitario.

In provincia di Siracusa ed in particolar modo per il comune capoluogo – insiste Fucile – c’è una forte insufficienza dei servizi consultoriali, poveri di mezzi, di locali adeguati e di personale.

Attualmente l’Interruzione di gravidanza si pratica solo all’ospedale Umberto I con 2 ginecologi”.

Da qui la decisione di dar vita ad una giornata di mobilitazione collettiva per i consultori pubblici per il 25 maggio assieme a “Non una di meno” e alla Rete dei consultori.

A Siracusa si terrà in corso Gelone zona Asp dalle 9,30 alle 12,30. Intanto sono allo studio tutti i percorsi legali per contrastare la normativa.

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