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Novità Legge di Bilancio 2023 – Focus Pensioni

di Dott.ssa Carola Geniale
Novità Legge di Bilancio 2023 – Focus Pensioni

Viene dato il via a un nuovo schema di anticipo pensionistico confermando quanto denominato “Quota 103” o “Pensione Anticipata Flessibile”

La Legge di Bilancio per il 2023, approvata dal Consiglio dei Ministri il 21 Novembre scorso, ha ricevuto l’approvazione definitiva del Senato il 29 Dicembre 2022 ed è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

Numerose risultano essere le novità contenute nel disegno di legge. Di seguito si fornisce l’analisi di una delle disposizioni di maggiore interesse, ossia le novità in tema Pensioni.

L’aspetto centrale della Riforma consiste nel Fermo alla cosiddetta Legge Fornero. Viene, quindi, dato il via a un nuovo schema di anticipo pensionistico previsto per il 2023, confermando quanto precedentemente denominato “Quota 103” o “Pensione Anticipata Flessibile”.

In cosa consiste?
Con il nuovo schema viene consentito l’accesso alla pensione con il raggiungimento della Quota 103, ossia con il raggiungimento di almeno 41 anni di Contributi versati e con 62 anni di età anagrafica.

 

Novità Legge di Bilancio 2023 – Focus Pensioni

 

Le pensioni minime, inoltre, vengono innalzate, esclusivamente per il 2023, a 600 euro per gli Over 75, mentre le minime per gli Under 75 si fermano a 570 euro.

Incentivo alla prosecuzione dell’attività lavorativa
Altra rilevante novità della Legge di Bilancio 2023 risiede nella conferma degli incentivi per chi decide di continuare l’attività lavorativa, pur avendo maturato i requisiti per l’accesso anticipato alla pensione ( cd. Quota 103)

L’incentivo alla prosecuzione dell’attività lavorativa consiste in una decontribuzione pari al 10%.

E’ opportuno precisare che il riconoscimento del beneficio non è automatico, in quanto dovrà essere l’interessato a dover chiaramente decidere se fruirne o meno.

E’ prevista, infatti, in capo al dipendente la facoltà di scelta tra:
• Continuare a versare la quota di contributi a suo carico in modo da aumentare l’importo della pensione futura;
• Godere dell’incentivo, rinunciando ai fini pensionistici, all’accredito contributivo della quota a proprio carico, in relazione al periodo interessato da tale opzione, e ricevere direttamente in busta paga il valore della quota stessa.

Opzione Donna
L’ultima novità da segnalare è rappresentata dal prolungamento, per tutto il 2023, della C.d. “Opzione Donna”, ma con un incremento dell’età pensionabile.

Per accedere alla pensione anticipata esercitando l’Opzione Donna, le lavoratrici devono aver maturato, entro il 31 dicembre 2022, un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 60 anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni.

Le lavoratrici, inoltre, devono essere in possesso, alternativamente, di uno dei seguenti requisiti:
• Assistere, “al momento della richiesta e da almeno mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave, ovvero un parente o un affine i secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
• Avere una riduzione della propria capacità lavorativa pari almeno al 74%;
• Essere lavoratrici licenziate o dipendenti di imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.

Fonte: Seac – L’Agenzia delle Entrate
Dott.ssa Carola Geniale – Studio Geniale

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