Il deputato di Fratelli d’Italia cita anche disservizi in altri siti che fanno parte del Parco
“Non è solo l’area della Neapolis vergognosamente trascurata, ma tutte le zone archeologiche e i musei che fanno parte del Parco”.
Ad attaccare l’operato del direttore Antonello Mamo è di nuovo il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri che respinge la spiegazione di Mamo sull’impossibilità di operare con la mancata approvazione del bilancio.
“Come giustifica Mamo la chiusura per un guasto all’impianto elettrico del settore D che impedisce ai turisti dai primi giorni del mese di novembre la visione di uno dei simboli di Siracusa, la Venere Landolina?”
Auteri denuncia poi le condizioni delle vetrine e dei tetti dai quali filtra acqua piovana. “So bene che molti progetti interesseranno il museo ed altre aree archeologiche del Parco – scrive – ma so anche bene che tutti i progetti sono stati ereditati da Mamo da precedenti direttori”.
Analoghe critiche fioccano per la carente pulizia della Villa del Tellaro, di Eloro, per la gestione del castello Eurialo, tempio di Zeus e Ginnasio Romano e sulla chiusura dell’area archeologica di Akrai per lavori.
“Non era davvero possibile – chiede – lasciare fruibile una parte dei percorsi?
Sul “caso” Teatro Greco di Siracusa, Auteri suggerisce al soprintendente dei Beni culturali, Savi Martinez, di attivarsi in sinergia con il Parco affinché possano intraprendere un percorso virtuoso per la conservazione, coinvolgendo il centro regionale per la progettazione e restauro su attività di studio, di ricerca scientifica e tecnologica e di valutare nel contempo la possibilità di individuare altre location all’interno del Parco per ospitare a partire dal prossimo anno eventi di alto richiamo.
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