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Nuovo ospedale di Siracusa, Baio: “Troppe incognite: dal finanziamento da rimpinguare al ricorso al Tar”

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“Nella situazione che si è venuta a creare – dice – sarebbe da irresponsabili iniziare i lavori senza avere certezza che l’opera sarà finanziata interamente”

Nubi scure si addensano sulla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. Ad intervenire è Salvo Baio che torna ad esprimere una serie di perplessità riguardanti il livello della struttura, il finanziamento e l’area.

“Ora il re è davvero nudo. Sul nuovo ospedale di Siracusa è scesa la notte, un buio fitto che si proietta sul futuro dell’opera.

Improvvisamente si è scoperto  che il finanziamento è insufficiente e che l’area scelta per l’insediamento potrebbe non essere idonea.

Erano stati previsti, come si ricorderà, duecento milioni per finanziare il progetto e l’esecuzione dei lavori, chiavi in mano.

Ora invece viene fuori che per portare a compimento “l’ospedale dei sogni” ci vogliono almeno altri 150 milioni, secondo la valutazione del sindaco Italia.

Con l’aria che tira per reperire una somma così rilevante, e non è detto che basti, bisogna affidarsi più al buon Dio più che al governo Meloni o a quello siciliano.

A questo punto, bisognerebbe mettere alla berlina i signori Borsalino,  quelli che si sono intestati “grazie al loro interessamento” il nuovo nosocomio, appiccicandogli demagogicamente l’etichetta di secondo livello, non tenendo conto che in base al decreto Balducci del 2015 per essere di secondo livello l’ospedale deve servire una popolazione compresa tra i 600 mila e un milione e duecento mila abitanti.

Dove li trovi nella provincia di Siracusa?  Quella dell’ospedale di secondo livello è una clamorosa bufala.

Non escludo che gli stessi “dispensatori di sogni” (ricordate Il Cirque Bidon? “A ognuno i sui sogni”) torneranno alla carica per assicurare il proprio intervento a Roma e a Palermo per trovare l’altra metà del finanziamento occorrente.

Per quanto sia inelegante citarsi, devo dire che l’avevo previsto (e scritto) sottolineando che sulla base dei tempi medi occorrenti per costruire un nuovo ospedale, bene che vada “e sempreché i finanziamenti siano sufficienti”,  non bastano 15 anni.

Purtroppo i fatti mi stanno dando ragione. Così come avevo dichiarato, assieme a Enzo Vinciullo, che l’area scelta per l’insediamento ospedaliero presentava problemi.

A questo proposito va ricordato che il precedente consiglio comunale aveva scelto all’unanimità un’area diversa.

Nella situazione che si è venuta a creare, sperando che sia rimasta un po’ di buona politica, sarebbe da irresponsabili iniziare i lavori del nuovo ospedale senza avere certezza che l’opera sarà finanziata interamente.

Ironia della situazione, a gennaio il Tar di Catania discuterà il ricorso di un’azienda bolognese che si ritiene ingiustamente esclusa dalla partecipazione alla gara”.

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