La lettera inviata al dirigente per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute e ai componenti del tavolo tecnico per la rimodulazione della rete ospedaliera
“Siracusa ha il diritto di avere un ospedale di II livello”: la richiesta arriva dai dirigenti dell’Osservatorio Civico che hanno scritto al dirigente generale del dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato alla salute, Salvatore Iacolino, e ai componenti del tavolo tecnico per la rimodulazione della rete ospedaliera, di cui fanno parte anche i siracusani Vanni Trombatore e Francesco Oliveri.
“Si sta procedendo – si legge nellamissiva – verso la realizzazione di un ospedale che è stato progettato e dimensionato, in maniera esecutiva e dettagliata, come un ospedale di secondo livello, con sale diagnostiche-interventistiche e/o ibride, caratterizzanti le branche specialistiche di un ospedale di secondo livello e quindici sale operatorie delle nuove discipline.
Ospiterà infatti – prosegue la lettera di Sorbello, Lo Giudice e Leone – non solo tutte le strutture previste per l’Ospedale di I Livello, ma anche strutture che attengono alle discipline più complesse”.
Nell’attuale assetto organizzativo – ricorda l’Osservatorio – la provincia di Siracusa rientra nel bacino CT-RG-SR che conta tre Dea di II livello, per una popolazione di circa 1.824.000 (al 1° gennaio 2020), tutti ubicati in atto nel comune di Catania.
L’intervento previsto con la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero di Siracusa, da caratterizzare quale
Dea di II livello – spiega- si rende necessario al fine di dare risposta ai fabbisogni e alle esigenze del territorio della Sicilia sud-orientale in atto sfornito.
Il Nuovo Ospedale di Siracusa, quale Dea di II Livello, a fronte dell’attuale dotazione dell’Umberto I, pari a 355 posti letto, avrà fino a un massimo di 420 posti letto, come definito dalla delibera di Giunta Regionale.
I posti letto aggiuntivi che si intendono realizzare al fine di caratterizzare il Dea di II livello con le discipline
proprie di tale livello assistenziale – si legge ancora nella lettera – deriveranno sia dal trasferimento in tale sede di altrettante discipline del Garibaldi di Catania, a seguito della sua riclassificazione in Dea di I livello ed, in minima parte, relativamente alla riabilitazione, da un modesto incremento di posti letto motivato da una riduzione della mobilità passiva nell’ultimo anno”.
Senza modelli organizzativi migliori e moderni edifici, come il nuovo ospedale di Siracusa – ammonisce l’Osservatrio – si corre il serio rischio che alle strutture del siracusano mancheranno sempre di più non solo i medici ma anche i pazienti.
Cresceranno infatti – conclude – i flussi di mobilità sanitaria diretti altrove e peggiorerà la situazione economica della nostra Asp, che non potrà di conseguenza migliorare, come invece servirebbe, la qualità dei servizi”.
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