Per gli espropri e il progetto esecutivo, manca un’integrazione della documentazione da parte della Regione
In grande ritardo l’iter procedurale per il nuovo ospedale di Siracusa.
Ad evidenziarlo l’Osservatorio civico: “Sono passati cinque anni da quando venne approvato il provvedimento che prevedeva la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa entro due anni, con la stessa procedura straordinaria seguita per il ponte Morandi di Genova.
Ci risulta, e lo ripetiamo ormai da tempo – dichiarano il presidente dell’Osservatorio Civico Salvo Sorbello e i due vice Donatella Lo Giudice e Alberto Leone – che l’iter per poter arrivare finalmente agli espropri e al progetto esecutivo del nuovo ospedale di Siracusa sarebbe ancora fermo presso il Nucleo di valutazione delle opere pubbliche del Ministero della Salute, che attende dalla Regione Siciliana una indispensabile integrazione della documentazione.
Servirà successivamente anche il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Abbiamo sempre sostenuto – proseguono Salvo Sorbello, Donatella Lo Giudice e Alberto Leone – che Siracusa ha il diritto non solo di avere un ospedale nuovo (siamo l’unico capoluogo siciliano a non disporre di un nosocomio di recente corruzione) ma anche di ottenere un ospedale di secondo livello, con i reparti specialistici (come neurochirurgia d’urgenza, radiologia interventistica ecc) indispensabili per garantire il diritto alla salute delle persone che abitano in questa provincia”.
Nessuna novità nenache sulla nuova rete ospedaliera siciliana, che doveva essere definita entro il 2024.
“Lo ribadiamo con chiarezza: se alla fine Siracusa dovesse malauguratamente restare con un ospedale di primo livello, per avere il secondo livello che le spetta (e che altre città, come Caltanissetta, hanno da anni), dovrà solo sperare in un miracolo chissà tra quanto tempo”.
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