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Nuovo regolamento dell’imposta di soggiorno: Noi Albergatori Siracusa: “Pura follia”

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Il presidente Rosano chiede di “mettere in pausa la delibera e propone un incontro urgente con l’amministrazione comunale per un ripensamento”

“Follia pura”: così l’associazione Noi Albergatori Siracusa definisce il nuovo regolamento dell’imposta di soggiorno al termine di una riunione d’urgenza del direttivo.

“Ciò a cui siamo assolutamente contrari – spiega il presidente Giuseppe Rosano – è anzitutto la scelta di far pagare una percentuale in base, non soltanto alla tariffa della camera, ma anche ai servizi aggiuntivi quali: piccola colazione, pasti, ecc.

Se così fosse -spiega – andrebbe pressoché a raddoppiare il costo dell’imposta di soggiorno. Tant’è che questa scelta è stata adottata soltanto da pochi Comuni siciliani e limitatamente agli affitti brevi, non certo in riferimento agli alberghi dove, tra l’altro, verrebbero fuori cifre fatte di centesimi, difficili da gestire e che la maggior parte degli ospiti, con pacchetti già saldati, dovrebbe pagare in contanti con evidenti difficoltà”.

Dissenso di Noi albergatori Siracusa anche per la tassazione estesa non a 4 bensì a 7 pernottamenti consecutivi: “Una decisione – chiarisce Rosano – che finirebbe per ridurre, anziché incrementare, il numero dei pernottamenti a Siracusa, a vantaggio di destinazioni più appetibili ed economiche”.

Il presidente di Noi albergatori Siracusa chiede di mettere in pausa la delibera e propone un incontro urgente con l’amministrazione comunale per un pronto ripensamento.

“Quanto deliberato – afferma ancora Rosano – non fa altro che punire i viaggiatori che scelgono di soggiornare nella nostra città.

Senza considerare inoltre  che lo sconsiderato aumento dell’imposta di soggiorno verte unicamente a fare cassa e a destinare i corrispettivi pagati dai turisti in capitoli di spesa che nulla hanno a che fare con il miglioramento dei servizi endemicamente carenti a Siracusa come la pulizia delle strade, la raccolta differenziata dei rifiuti, la carenza di parcheggi.

E’ inaccettabile – conclude Rosano – che si ricorra ai turisti per aggiustare il bilancio di esercizio e sostenere i costi di normale spesa per ogni Comune come, per citarne alcuni: 750 mila euro per spese per l’illuminazione pubblica, più altri 120 mila per finanziare l’illuminazione per le feste di Santa Lucia e San Sebastiano; 400 mila per (l’inesistenza) del personale della Polizia municipale; 350 mila per finanziare il trasporto pubblico urbano”.

 

 

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