Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di furti ed estorsioni aggravate dal metodo mafioso
Vasta operazione della Guardia di finanza di Caltanissetta con l’esecuzione di dodici misure cautelari restrittive emesse dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta è in corso nella Sicilia centro-orientale.
Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, di furti ed estorsioni aggravate dal metodo mafioso.
Nell’operazione, che riguarda le province di Enna, Catania e Messina, sono impegnati oltre 100 finanzieri, mezzi aerei e terrestri, nonché unità specializzate del Corpo.
Secondo quanto accertato dai militari delle Fiamme gialle persistenti “ingerenze” sarebbero state perpetrate da due fratelli – imprenditori agricoli operanti in provincia di Enna, sulle aziende a loro confiscate a seguito di
procedimento di prevenzione.
In particolare, i due, attraverso dipendenti “fidelizzati”, avrebbero inciso nelle dinamiche aziendali a più
livelli, talvolta anche attraverso l’erogazione di direttive in contrasto con quelle dell’amministratore giudiziario,
arrivando alla presunta sottrazione di beni strumentali all’attività agricola per fini personali.
Inoltre, sarebbero state accertate diversificate forme di intimidazione nei confronti dei lavoratori assunti dall’amministrazione giudiziaria.
Sarebbero, infine, stati raccolti gravi indizi circa l’attualità di una vera e propria rete di presunti “sodali” e
“fiancheggiatori”, con ramificazioni nelle province di Enna, Catania e Messina.
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