Il sindacato indica all’Asp la “razionalizzazione delle risorse umane ed economiche dedicate ad altro”
Perdurante chiusura della Guardia medica a Pachino.
“Non ci vogliamo sostituire alla Direzione Generale dell’Asp ma siamo convinti che le soluzioni esistono a cominciare dalla razionalizzazione delle enormi risorse umane ed economiche che sono dedicate ad altro”.
Così il segretario generale della Cgil della provincia di Siracusa, Roberto Alosi e il segretario della Fp Cgil, Jose Sudano ad una settimana dalla manifestazione del 26 luglio per sollecitare l’apertura della Guardia medica.
“A noi sta a cuore la risoluzione del problema e quindi se può servire siamo pronti e disponibili al confronto – scrivono in una nota – ma una cosa è certa non potremo tollerare che a un territorio venga negato il diritto fondamentale alla salute. la carenza di personale sanitario che la Cgil denuncia da ormai troppo tempo – aggiungono – si è acuita con il manifestarsi della pandemia da Covid-19, che oltre a mettere in crisi il fragile sistema sanitario nazionale, regionale e territoriale ha prodotto effetti travolgenti sull’assistenza territoriale locale da sempre la cenerentola della sanità.
Nel nostro territorio – proseguono – questo ha avuto un impatto ancora maggiore per la grande privatizzazione della sanità che nella nostra provincia ha tolto risorse economiche alla sanità pubblica e quindi alla sanità territoriale, in quantità non riscontrabili in nessun’altra parte del territorio siciliano. Ma c’è dell’altro – concludono – una Direzione Generale dell’Asp di Siracusa che ha dimostrato di non avere una visione strategica adeguata della medicina territoriale”.
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