“La Regione vada oltre il compito di semplice mediatore , facendo sentire il proprio peso nei confronti del governo nazionale e dell’azienda”
Incontro convocato dall’assessore alle attività produttive della Regione Siciliana Edmondo Tamajo per discutere del piano Eni Versalis in Sicilia.
Presenti le segreterie regionali e territoriali di Cgil Cisl e Uil e di categoria. Filctem e Uiltec Sicilia.
“L’avvio di un tavolo permanente – dichiarano i sindacati – rappresenta comunque un primo passo importante riguardo a quanto rivendicato con lo sciopero di ieri per la tutela dell’occupazione e dello sviluppo industriale nei due territori.
Tuttavia – aggiungono – ribadiamo con forza che oltre all’ascolto ed al confronto è necessario che il governo regionale espliciti la propria posizione in merito a quanto Eni vuole attuare nell’isola e vada oltre il compito di semplice mediatore, tradurlcendo la disponibilità dichiarata in impegni concreti, facendo sentire il proprio peso nei confronti del governo nazionale e dell’azienda parapubblica.
In particolare, per Siracusa – riferiscono – abbiamo sottolineato la necessità di affrontare la situazione in maniera sistemica, coinvolgendo tutte le aziende presenti sul territorio per evitare che le singole vicende aziendali possano compromettere l’intero tessuto produttivo.
Per Ragusa, l’urgenza è quella di offrire alternative industriali credibili e sostenibili in risposta alla chiusura dell’impianto di polietilene”.
Segnalata, inoltre, la vicenda Ias: “Questo è un tema centrale – evidenziano i sindacati – che va affrontato senza indugi, con il coinvolgimento delle istituzioni e delle parti sociali, per evitare che la chiusura di un impianto fondamentale per la zona porti a danni irreversibili”.
“Condividiamo la decisione dell’assessore, che apprezziamo nel metodo – dichiara la Cisl Sicilia – perché è certamente indispensabile avviare un confronto continuo sulla vicenda Eni Versalis.
Auspichiamo che si prosegua con un’azione sinergica per salvaguardare e rilanciare tutto il sistema industriale siciliano”.
Nel corso dell’incontro di stamattina, la Cisl Sicilia ha evidenziato che la vicenda del depuratore di Priolo “va affrontata subito, con il coinvolgimento delle istituzioni e delle parti sociali.
Il depuratore è strettamente collegato al futuro del Petrolchimico di Siracusa – aggiunge la Cisl siciliana – un eventuale fermo rischia di mettere a repentaglio l’intero sistema industriale di Siracusa, con ricadute negativa su tutta l’economia siciliana”.
Infine l’appello della Cisl alle istituzioni locali e regionali, alle forze politiche e imprenditoriali, per accendere a tutti i livelli i riflettori sulla questione del depuratore di Priolo.
Alla fine dell’incontro sono stati consegnati all’assessore i documenti già forniti alle prefetture di Siracusa e Ragusa.
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