Secondo i giudici “l’interesse pubblico che merita prevalente tutela è la difesa del bene pubblico paesaggio”
“Con la sentenza pubblicata ieri il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha respinto l’ennesimo assalto giudiziario di Elemata alla “Pillirina” e alle norme che la tutelano”.
Cosi Legambiente Siracusa interviene sulla sentenza del Cga sul ricorso proposto dalla società: “Stavolta riguardava il Piano Paesaggistico, che attribuisce all’area costiera della Penisola Maddalena, proprio laddove la società vorrebbe costruire, il massimo livello di tutela in ragione della sua bellezza e della sua importanza naturalistica.
Nel richiamare un orientamento già consolidato -prosegue lanota – con la pronuncia di ieri il Cga coglie l’occasione per ribadire quali siano le priorità di cui la Pubbica Amministrazione deve tenere conto nella gestione del territorio in un sistema costituzionale che assegna il rango di principi fondamentali alla tutela del paesaggio, dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.
Viene stabilito – spiega l’associazione ambientalista – che durante l’iter procedimentale di redazione del Piano Paesaggistico è stata garantita la concertazione istituzionale e gli enti locali sono stati posti in condizione di dare il proprio contributo.
Il procedimento, nelle diverse fasi in cui si è articolato, ha anche garantito ai privati – compresa la società Elemata – di partecipare mediante la presentazione di osservazione che sono state rigettate sulla scorta della motivazione secondo la quale si tratta di territori di alta valenza.
Quanto al contrasto tra le previsioni del Piano Regolatore di Siracusa e le prescrizioni di tutela imposte dal Piano Paesaggistico, i giudici di Palermo – prosegue Legambiente – non potevano essere più chiari richiamando alcuni principi di civiltà (non solo giuridica) che dovrebbero rimanere scolpiti nella pietra e cioè che ‘i piani paesaggistici sono in cima alla piramide degli strumenti di pianificazione del territorio e ad essi devono conformarsi in caso di contrasto gli altri strumenti urbanistici’.
I giudici inoltre ribadiscono che ‘l’interesse pubblico che merita prevalente tutela è la difesa del bene pubblico paesaggio’.
La Pillirina, purtroppo- conclude Legambiente – rimane ancora un paesaggio e uno scrigno di biodiversità in attesa di piena tutela, che potrà giungere definitivamente con il completamento dell’iter istitutivo della riserva naturale”.
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