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Possibile origine siracusana dei Bronzi di Riace: scoperta rivoluzionaria? VIDEO

Le terre di saldatura delle due statue coincidono con i limi argillosi prelevati e analizzati alla foce del fiume Anapo (zona Pantanelli)

Possibile origine siracusana dei Bronzi di Riace.  A dirlo sono gli studi effettuati da Anselmo Madeddu, medico esperto di storia e di bronzistica greca e Rosolino Cirrincione, direttore del dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche a Ambientali dell’Università di Catania.

L’ipotesi che i Bronzi di Riace avessero avuto un origine siciliana, però, non è del tutto nuova.

I primi a sostenerlo furono gli archeologi americani Robert Ross Holloway e Ann Marguerite McCann. Quest’ultima vi individuò i fratelli Gelone e Ierone signori di Siracusa.

Secondo Halloway le concrezioni di vasellame presenti sulla superficie dei Bronzi erano la prova che le statue furono inizialmente ritrovate altrove e solo dopo depositate a Riace.

I Bronzi sarebbero dunque stati prelevati dall’unica metropoli greca conquistata dai Romani nel terzo secolo a. C., ovvero Siracusa.

La sua ipotesi però non ebbe seguito perché la nudità dei Bronzi di Riace si addice alle divinità mentre Gelone e i suoi fratelli erano stati personaggi storici reali.

Tuttavia, una testimonianza condivisa da Diodoro Siculo, Polieno e Claudio Eliano spiega i motivi della nudità e individuerebbe l’identità nel gruppo scultoreo del “Re Gelone nuodo”, un monumento che ritraeva il signore di Siracusa, senza vesti e nell’atto di consegnare le armi e la propria vita nelle mani del popolo, dopo la vittoria di Imera contro i cartaginesi.

La statua di Gelone nudo era circondata da altre due statue, probabilmente i fratelli Ierone e Polizelo, che lo affiancarono nella battaglia di Imera.

I Bronzi vennero realizzati a pezzi anatomici separati e poi assemblati nel luogo dove furono definitivamente collocati

Qui arriva la novità: le terre delle saldature sono risultate, dal punto di vista geochimico, comparabili con i limi campionati all’interno dell’area siracusana in prossimità della foce del fiume Anapo, a sud di Siracusa, nell’area dei Pantanelli.

Dalle analisi è emersa una sorprendente corrispondenza dei parametri geochimici. La composizione dei litotipi argillosi prelevati a Siracusa e quelli osservati nelle terre di saldatura dei Bronzi, è pressoché identica.

L’ipotesi è dunque che i Bronzi furono assembleati a Siracusa dove rimasero fino al 212 a. C. poi furono imbarcati per  essere portati a Roma dove però non arrivarono a causa di un naufragio.

Le statue rimasero nelle profondità del mare per circa 2.200 anni per poi essere recuperate. Quanto meno quella di Gelone e suo fratello Ierone. Della terza statua si sono perse le tracce.

I risultati definitivi di questo studio saranno pubblicati a breve su riviste scientifiche per essere messi a disposizione di esperti e studiosi del settore.

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