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Presentato al Tar di Palermo il ricorso contro la soppressione della scuola Verga

dimensionamento

E’ stato chiesto l’annullamento del decreto numero 7 del 20 gennaio scorso

Depositato al Tar di Palermo il ricorso del Comune di Siracusa contro l’accorpamento dell’istituto comprensivo “Giovanni Verga” con altre tre scuole siracusane nell’ambito del Piano di dimensionamento deciso dall’assessorato regionale dell’Istruzione.

Il Comune, rappresentato dal sindaco Francesco Italia, attraverso l’avvocato Domenica Trapanese, chiede l’annullamento del decreto numero 7 del 20 gennaio scorso, nella parte in cui l’assessorato di Palermo ha soppresso
l’istituto Verga per il mancato raggiungimento del numero minimo previsto di 500 iscritti per il prossimo anno scolastico.

Il decreto venne emesso in anticipo rispetto alla scadenza per le iscrizioni, fissata al 31 gennaio. A quella data, il numero degli alunni le cui famiglie avevano scelto il Verga era di 512.

L’annullamento del decreto, dal punto di vista giuridico, viene motivato con la violazione della legge regionale 6 del 2000 sull’autonomia scolastica regionale.

“Proviamo a impedire l’applicazione di una decisione che da tutti viene vissuta con disagio e disappunto – afferma il sindaco Italia – personalmente, assieme alla giunta, ho sempre ritenuto che il Verga sia un vero e proprio presidio di legalità per la zona in cui opera e che, per tale ragione, la sua soppressione disperderebbe quel patrimonio di conoscenza e di esperienza nel rapporto con le famiglie maturato negli anni dalla direzione e dal corpo docente”.

Per effetto della soppressione, la scuola verrebbe smembrata in quanto la sede centrale verrebbe accorpata all’istituto Martoglio, il plesso di via Alcibiade passerebbe al Chindemi e la scuola dell’;infanzia confluirebbe al Raiti.

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