“Una buona accoglienza – è stato evidenziato – non è solo un dovere per gli enti e gli operatori che si occupano di turismo ma deve coinvolgere tutti”
Presentato questa mattina a Siracusa il Vademecum dell’accoglienza turistica messo a punto dall’associazione “Per le città che vorrei”.
Si tratta dell’elaborazione organica di un convegno tenuto l’1 e il 2 febbraio scorsi dal titolo “Siracusa, un museo del Mediterraneo tra passato e presente”, i cui contenuti sono stati riassunti in alcune linee guida su come rendere la città a misura di turista.
La conclusione è che una buona accoglienza non è solo un dovere per gli enti e gli operatori che si occupano di turismo ma deve coinvolgere tutti.
Alla tavola rotonda, moderata da Sergio Pillitteri, presidente dell’associazione organizzatrice, hanno partecipato anche Antonio Risuglia e gli archeologi Maria Musumeci e Lorenzo Guzzardi.
Sono intervenuti anche due degli autori della ricerca: Gloria Siniscalchi e Alessandro Tringali.
Pillitteri ha insistito sul ruolo che i residenti possono avere per migliorarne gli standard. Il vademecum contiene anche un decalogo dei comportamenti che ciascun cittadino deve tenere: cura degli spazi privati e rispetto dei beni comuni; azioni di valorizzazione dei beni culturali e di tutela ambientale; condotte ecosostenibili; segnalazioni di inefficienze al Comune; miglioramento della qualità delle relazioni.
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