Il deputato di FdI respinge le accuse e replica: “Tentativo di screditarmi”
Inchiesta aperta dalla Procura di Siracusa sui presunti contributi in contanti che alcuni ex consiglieri e assessori del Comune di Avola avrebbero erogato all’ex sindaco, Luca Cannata, oggi deputato nazionale di Fratelli d’Italia.
Il caso è esploso a seguito della pubblicazione dell’articolo de La Sicilia.
Alcuni esponenti della giunta di Avola e dell’allora consiglio comunale hanno raccontato di avere pagato in contanti tra i 250 e i 500 euro all’ex sindaco e al suo staff per il funzionamento della segreteria politica, incluso l’affitto dei locali.
Immediata la reazione di Cannata che,di contro, parla di tentativo di screditarlo messo in atto da oppositori.
Non solo, Cannata parla di una lecita attività di autofinanziamento, di una “colletta tra gli assessori per auto mantenimento dell’attività politica” senza alcun obbligo.
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